Una conferenza stampa su progetti futuri. Nessun accenno sul 2015 e neanche sulla Spa
Cronaca/di p.z.
Avete capito bene non la Fiera del 2015 bensì quella del 2016 e insieme a chi? Insieme a colui che è rimasto, così è stato presentato, il socio unico della Fiera del Salento srl : il sig. Mariano.
Dunque per dirla alla Ettore Petrolini nel 2016 avremo una Fiera campionaria “ più bella e più grande che pria”. Bravo! Grazie!
Come? Come tutti i misteri anche questo però è circondato da un mistico alone di suspense : insomma chi vivrà vedrà.
Alcuni punti sono però già certi. Il primo è che accanto al sig. Mariano si occuperà del nuovo progetto “Rediviva Fiera” un altro esperto del settore fieristico ossia la Mood del sig. Anselmi.
Il secondo punto, di cui ha informato il sindaco, è che nel prossimo futuro ci avvarremo anche della collaborazione degli esperti della Fiera del Levante che delocalizzeranno alcune manifestazioni a Galatina. Però, ci sta un però. Il Comune di Galatina entrerebbe a far parte del capitale della Fiera del Levante ossia diventerebbe un azionista ed in tal senso, informava il Sindaco, avrebbe ricevuto nella mattinata di ieri una telefonata rassicurante dall’attuale Presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi. Insomma un “we can” di noi altri.
Ugo Patroni Griffi rappresenta un Ente che ha racimolato dal 2002 ai nostri giorni ben 19 milioni di euro di debito. Che nel solo 2012 è stato capace di spendere 152 mila euro di sole consulenze istituzionali e 124 mila euro in spese di rappresentanza. Negli ultimi 5 anni, sino al 2013, la gestione dell’Ente Fiera del Levante ha fatto registrare perdite d’esercizio consecutive per complessivi 15.165.914 euro così ripartiti: 857.050,00 per l’esercizio 2008, 4.745.640,00 per il 2009, 4.116.233,00 per il 2010, 2.346.350,00 per il 2011 e 3.100.641,00 per il 2013 è insomma in pieno fallimento. I nostri amministratori stanno pensando di diventare azionisti di questo altro mostro che ora si sta tentando di privatizzare e forse anche di scaricare i debiti. Evidentemente le esperienze e le legnate già avute nella Spa con la Camera di Commercio, la Provincia e la Regione non ci sono state sufficienti.
Intanto di cosa stia succedendo con la gestione liquidatoria della Fiera del Salento Spa neanche una parola.
Abbiamo anticipato e pagato la rata di 78 mila euro del mutuo contratto dalla Spa ma neanche una parola sulla situazione debitoria e creditoria della Società, né di cosa si stia facendo. Sappiamo soltanto che con l’affitto dei capannoni della Quartiere Fieristico si sono assicurate le parcelle ad alcuni professionisti che evidentemente ci tengono a protrarre alle calende greche la situazione. Se vi siano state situazioni poche chiare, al limite della legalità contabile, nessuno ne parla anzi fa di tutto perché non se ne parli. Forse sarebbe il caso che qualcuno si decidesse a far si che la situazione venga visionata e vagliata da altri ambienti che non siano quelli dei soliti amici o amici degli amici.
Quando in tutta Italia, tranne pochissime eccezioni, le Campionarie sono in crisi, ricoperte di debiti, in liquidazione o in fallimento, e non per colpa della crisi come è stato più volte ripetuto, l’Amministrazione sta pensando per il 2016 alla sua 65^ edizione di Campionaria “più bella e più grande che pria”.
Insieme a questa “Fiera Campionaria che Verrà” non poteva mancare in conferenza stampa un passaggio sulla festa patronale ma stranamente a mancare era proprio un rappresentante del Comitato Festa Patronale che, logica avrebbe voluto, come succede per la rassegna “l’Estate della Cuccuvascia”, avrebbe dovuto essere il contenitore entro cui organizzare e far muovere tutto ciò che riguarda i riti e le manifestazioni in onore dei Santi Patroni.
Invece no. Come contenitori a se stanti, ognuno con il suo contributo da gestire, vi era il solo club Unesco di Galatina ad illustrare la “sua” manifestazione e ringraziare i propri referenti istituzionali, dei restanti festeggiamenti quelli a cura del Comitato Festa Patronale neanche una parola: erano “Parrocchie” diverse?
Nel momento culminante della descrizione della Fiera futuristica circa la creatività e la lungimiranza del progetto, l’ assessore alle attività produttive, invasato e preveggente, è riuscito anche a vedere coinvolti ognuno con il proprio spazio espositivo “le sinergie di tutti i 97 Comuni della provincia di Lecce come in embrione già successo alla Bit , all’Expo ed in alcune delle maggiori capitali europee come Londra, Parigi “.
Sognare e propagandare, quando si ha davanti un anno per dimenticare, è facile ma non è il massimo per l’etica politica (ammesso che la politica abbia ancora qualcosa di etico) specie quando la quotidianità ci dimostra poi che non si riescono a risolvere neanche i piccoli problemi tipo l’apertura del Museo del Tarantolismo, l’ orologio della Torre da far funzionare, la Cappella di S. Paolo, i bagni pubblici quasi inesistenti…..però siamo città d’arte e di cultura.