“Caro sig. De Pascalis…”
Rubriche/Opinioni/ di Veronica Romano
Galatina – Caro signor DE PASCALIS, stavamo quasi per pronunciare la fatidica frase ”se ci sei batti un colpo” ed il colpo c’è stato.
Nell’era del trasformismo, dell’ inciucio e del nuovo, è importante rassicurare malelingue, malpensanti e tutti quei cretini di mestiere che vedono in ogni dove, eletti entrare in consiglio minoranza ed uscire maggioranza, tra applausi scroscianti.
Pratica molto diffusa che non sembra peraltro causare danni politici rilevanti in chi la esercita.
Il “popolino votante” infatti è più portato a dimenticare piuttosto che ricordare e ogni tanto, non sempre, riflettere.
La politica “buon per loro e soprattutto per noi” pullula di eletti che si sono messi in lista non per la città ma per se stessi, per sistemare se stessi.
Ma torniamo all’inizio e alla difficoltà della maggioranza del dover scegliere tra due filosofie di pensiero, alternative e contrapposte: asfalto caldo o asfalto freddo.
Sono certa che la decisione finale sia stata meditata e difficile e sono anche certa che la scelta finale sull’utilizzo di asfalto freddo sia stata dettata da motivi pratici e politici.
“Raffreddare” quel bruciore che ancora molti di noi conservano per la sconfitta a sorpresa.
Altra motivazione più obbiettiva, che ha caratterizzato la scelta, potrebbe essere quella che l’asfalto freddo, causa una fusione fredda che come ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica che ci governa, produce compattezza e compostezza.
E poi parliamoci chiaro, tra tanti illuminati ed esperti presenti nella maggioranza, volete che non ci sia uno competente in “bitume”?
Freddo o caldo che sia.