Cronaca/di Redazione

Galatina – Tempi di maquillage intensivo per la Biblioteca comunale grazie al progetto di “Rifunzionalizzazione della Biblioteca Siciliani” redatto dalla struttura tecnica del Comune per un importo complessivo di € 2.000.000, di cui € 1.239.000,00 per lavori ed 761.000,00 per servizi e forniture.

La Regione Puglia, con la determinazione dirigenziale n. 38 del 07.02.2018, ha
concesso al Comune il finanziamento e nella stessa data è stato sottoscritto il disciplinare regolante i rapporti tra Comune e Regione Puglia.

Fin qui le note positive, da qui in poi quelle che lo sono un pò meno.

Si legge nella Determina n.48 del 22 gennaio 2019 a firma del Dirigente della Direzione Territorio e Qualità Urbana che “al fine di procedere alla stesura del progetto esecutivo, nel rispetto delle tempistiche stabilite dal sopra citato disciplinare sottoscritto con la Regione Puglia, si rende necessario affidare incarico a professionista esterno per la collaborazione con la struttura interna dell’ente, atteso che la stessa non dispone di professionalità adeguate allo scopo, oltre ad essere gravata da numerose altre incombenze relative a procedimenti in corso (…) ravvisa la necessità e l’urgenza di affidare l’incarico per la collaborazione alla progettazione esecutiva ad un professionista esterno

Naturalmente il nostro Dirigente ha sempre a portata di mano il curriculum del professionista giusto che in questo caso ha ravvisato nella figura dell’Arch. Angelo Giaccari, da Galatina a cui appunto ha affidato “sic et simpliciter” l’incarico da 46.700 euro complessivi.

Le risorse adeguatamente e appositamente previste nel quadro economico di spesa prevedevano l’importo originario, al netto di oneri accessori, di € 38.750,00, sul quale il RUP, geometra Grappa, ed il professionista hanno concordato una riduzione nella misura del 5%, e quindi per € 36.812,50, che uniti ai contributi previdenziali per € 1.472,50 (4%) ed IVA per € 8.422,70 (22%), fanno complessivamente 46.707,70 euro. 

Come al solito le considerazioni da fare non sono mai riferite alle qualità professionali del prescelto ne, in questo caso, all’importo delle sue competenze inserite nel piano economico e quindi finanziate dalla Regione, ma al solito metodo con cui si giunge alla nomina.

Negli ultimi tempi, trattandosi principalmente di incarichi con retribuzioni sostanziose si sta esagerando ancora di più perché dopo i 23.700 euro tutti a carico del bilancio comunale da elargire all’assistente al RUP ing. Antonazzo (peraltro, cosa abbastanza anomala per via dell’affidamento di un incarico professionale, con una nomina semestrale e non per la realizzazione di un progetto definito indipendente dalla durata), ecco i 46.700 per l’arch. Giaccari.

Nel caso dell’incarico conferito all’ing. Antonazzo ci sta poi da chiedere al Dirigente Miglietta (o a chi per lui) se terminati i sei mesi il professionista non avesse completato il suo lavoro che fa? Gli proroga l’incarico per altri sei mesi? A meno che non sia questo il vero scopo perché dunque (pur essendo l’oggetto dell’incarico ben specificato in determina) perché ha affidato un incarico a tempo e non per oggetto definito? La cosa non può che suscitare legittimi sospetti.

In ogni caso che l’arch. Miglietta sia autore di scelte personali o semplice esecutore di ordini sarebbe il caso di mettere fine a questa prassi discriminatoria ed autoritaria.