Nonostante il no del Ministro dell’Ambiente, Sindaco ed Assessore, giocando con il tempo e la gara, dicono si a nuova proroga.

Mulo CSACronaca/ di Redazione

Non è stato sufficiente il commissariamento dalla presidenza dell’ARO Le/5, ottenuta dal sindaco di Galatina per i gravi ritardi con cui procedeva nell’ espletamento  della gara per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solid urbani. Allora Sindaco e Vicesindaco, con delega all’Ambiente, pensarono bene di lavarsi la coscienza con una censura alla Dirigente dei LL.PP. Un’autocensura per grave colpa in vigilando non ritennero fosse il caso e come al solito pensarono a salvare la faccia, naturalmente la loro.

Non è stato sufficiente neanche la censura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a che la si smettesse di ricorrere alle continue proroghe a favore della CSA avendo abbondantemente superato il massimo previsto dalla legge che è di 18 mesi.

L’unica azione intrapresa, dal gennaio 2015, data del richiamo ufficiale del Ministero, è stata una serie di richieste di chiarimenti compreso ANAC e Regione Puglia e TAR che non hanno fatto altro che confermare quanto detto dal Ministero dell’Ambiente. Però se il fine era di guadagnare tempo e far slittare quanto più possibile i termini per dare il via alla gara, la tecnica è stata vincente.

Soltanto il 12 maggio 2015, infatti, venne pubblicato un Avviso Pubblico con il quale si dava notizia che veniva indetto un bando di gara per l’assegnazione per 2 anni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Volendo ora dimostrare che si sta facendo tutto d’urgenza decisero di procedere  tramite procedura negoziata d’urgenza  con il preventivo esperimento di un’apposita indagine di mercato al fine di acquisire le manifestazioni di interesse da parte degli operatori economici interessati all’affidamento in oggetto.

Con l’Avviso Pubblico Siamo al 12 di maggio. Dal richiamo del Ministero son già trascorsi 4 mesi e mezzo ed il 30 giugno scadeva l’ulteriore proroga concessa alla CSA. Con lo stesso Avviso e con la Determina n.707 vennero concessi 16 giorni per far pervenire presso la Direzione dei LL.PP. le offerte da parte delle aziende interessate a partecipare alla gara, quindi scadenza il 28 di maggio.

Tempi risicati ma volendo si potrebbe. Invece il 3 di luglio 2015 dopo lungo periodo di silenzi e di misteri sulla gara giunge un’altra determina della Direzione dei LL.PP. la n. 981 con la quale si afferma che è stato deciso di procedere ad un’ulteriore proroga del servizio alla CSA per ulteriori due mesi ossia sino al 31 di agosto onde evitare l’ interruzione del servizio ma ciò che lascia completamente di sasso e gonfi di interrogativi è quella parte della determina in cui si afferma : “ (…)che attualmente è in fase di scadenza il termine di ricezione delle offerte a cui seguirà la fase di espletamento formale della gara d’appalto e l’esame delle offerte tecniche da parte della Commissione che verrà appositamente nominata successivamente alla scadenza della presentazione delle offerte” .

Sarebbe proprio il caso che Sindaco e Vicesindaco dessero una spiegazione. Secondo la Determina n.707 i termini per la presentazione delle offerte scadevano il 28 luglio, per la determina n.981 i termini sono ancora in fase di scadenza. Ci sta qualcosa di poco chiaro che sfugge.