Per i Revisori dei conti della Provincia, seppur con parere finale favorevole , ” si tratta di una delibera confusa e carente nella parte relativa alla ricostruzione dei vari passaggi che hanno portato alla quantificazione del debito”.
di p.z.
La delibera di Consiglio è la n.58 del 12 lugglio 2013 avente per oggetto la tangenziale di Galatina ed il riconoscimento di un debito fuori bilancio dovuto al saldo del pagamento delle competenze a favore dei professionisti incaricati del collaudo statico. I professionisti in questione sono l’ ing. Giovanni Stasi (presidente), ex dipendente comunale, designato dal Sindaco del Comune di Galatina, l’ing. Angelo Miglietta, dipendente del Ministero dell’Interno e l’ ing. Alberto De Pascalis, libero professionista, entrambi designati dalla Provincia.
l’Ufficio di direzione dei lavori era costituito dall’ing. Angelo Sticchi Damiani – direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione – e dagli ingg. Mario Rossetti, Francesco Carrozzini, Luigi Puce e Antonio Filigrana – direttori operativi.
In seguito all’ aggiudicazione dei lavori ed alla precisa determinazione del costo complessivo dei lavori il quadro economico del progetto fu rideterminato ed approvato prevedendo, tra le somme a disposizione dell’Amministrazione, l’importo di €. 15.493,00 oltre IVA ed oneri previdenziali per spese di collaudo tecnico-amministrativo. Successivamente, però, nel corso dei lavori, con determinazione dirigenziale n. 929 del 30.3.2006, è stata approvata una perizia di variante e suppletiva che ha comportato una riapprovazione del quadro economico del progetto lasciandone invariato l’importo complessivo e nel quale veniva confermata la somma prevista per le spese di collaudo. In data 29.1.2007 la direzione dei lavori ha redatto il certificato di ultimazione ed è stata nominata la Commissione di collaudo tecnico-amministrativo composta dai sunnominati tecnici Giovanni Stasi, Angelo Miglietta e Alberto de Pascalis.
In data 14.12.2007 la Commissione ha trasmesso gli atti del collaudo statico, ha trasmesso la specifica delle competenze professionali spettanti, vistata dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce dell’ ’importo complessivo lordo di €. 25.869,97 oltre IVA ed oneri previdenziali (€. 8623,32 per ciascun componente la Commissione).
Con mandati di pagamento del 11.6.2008 sono stati liquidate ai tre tecnici le fatture/ricevute relative al collaudo statico negli importi comprensivi di IVA, ove dovuta, ed oneri previdenziali e rispettivamente:
1. ing. G. Stasi, importo totale €. 9.147,62;
2. ing. A. Maglietta, importo totale €. 8.968,25;
3. ing. A. De Pascalis, importo totale €. 10.554,95;
Il 3.2.2010 la Commissione ha trasmesso l’Atto unico di collaudo tecnico-amministrativo dell’intervento insieme con la relazione riservata sulle richieste avanzate dall’impresa ed in data 2.3.2010 ha altresì trasmesso la relativa specifica delle competenze professionali spettanti, munita del visto di approvazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, dell’importo complessivo di €. 50.237,52 oltre IVA ed oneri previdenziali (€. 16.745,84 per componente e che porta il compenso totale per ciascuno ad €. 25.369,16 = (€. 8.623,32 + 16.745,84).
Con note successive i collaudatori hanno singolarmente inviato le fatture/ricevute di acconto sull’importo della specifica e precisamente:
1. ing. G. Stasi, fatt. n. 1 del 6.4.2010 per l’importo complessivo di €. 12.066,60 di cui €. 11.375,00 per onorario (prot. n. 31509 del 8.4.2010);
2. ing. A. Maglietta, ricevuta per prestazione occasionale esente da IVA per l’importo di €. 11.013,75 di cui €. 11.375,00 per onorario (prot. n. 7551 del 27.1.2011);
3. ing. A. De Pascalis, fatt. n. 4/2010 per l’importo di €. 13.923,00 di cui €. 11.375,00 per onorario (prot. n. 31512 del 8.4.2010).
Ai professionisti venne corrisposto un acconto sulle fatture/ricevute presentate di €. 10.930,83 ciascuno, comprensivo di IVA, ove dovuta, e oneri previdenziali per un totale di €. 32.792,49 pari all’ammontare delle somme ancora disponibili nel quadro economico del progetto alla relativa voce di spesa. Sin qui la delibera ha dato un filo logico da poter seguire, dopo, l’interpretazione diventa un percorso ad ostacoli.
“Con nota in data 5.4.2013 Il Servizio Avvocatura ha trasmesso il ricorso per decreto ingiuntivo di pagamento n.815/2013 R.G. (n.265/2013) promosso dai tre componenti la Commissione di collaudo e con successiva nota del 15 aprile 2013 la stessa Avvocatura, in esito al decreto ingiuntivo di che trattasi, ha trasmesso nota del legale dei tecnici collaudatori con cui viene comunicata la disponibilità a rinunciare agli interessi moratori riconosciuti nello stesso decreto, insieme con la nota specifica del predetto legale recante le somme dovute a titolo di spese e competenze della procedura monitoria liquidate dal Tribunale”. Con l’aiuto della Sibilla si può dedurre, più che capire, che i tre tecnici abbiano dovuto ricorrere ad un contenzioso contro Provincia ed abbiano ottenuto un decreto ingiuntivo per il pagamento delle residue somme loro spettanti. Non si riesce a capire, però, perchè la Provincia abbia voluto o dovuto attendere un decreto ingiuntivo per decidersi a pagare.
Viene, comunque, deciso di riconoscere l’ulteriore somma complessiva di €. 20.531,12 quale debito fuori bilancio in favore dei professionisti incaricati del collaudo statico e tecnico-amministrativo dell’intervento come di seguito per ciascuno indicato:
• ing. G. Stasi, importo totale €. 6.597,55;
• ing. A. Miglietta, importo totale €. 5.745,83;
• ing. A. De Pascalis, importo totale €. 8.187,74;
La chiarezza non è certmente il punto forte di questa delibera, come hanno evidenziato gli stessi Revisori dei conti. L’unico dato certo è che se staticamente la tangenziale est dovesse rilevare nel tempo dei problemi sappiamo che uno dei collaudatori, presidente della Commissione, era l’ ex dirigente del dipartimento dei Lavori Pubblici di Galatina e che a secondo dell’ incarico e della qualità dell’incarico, le competenze interne, quando lo si vuole in due, si reperiscono facilmente senza ricorrere a professionisti esterni.