“Sindaco, Assessori e PDC, anziché far luce alimentano ulteriori dubbi e perplessità che non mancheremo di chiarire nelle sedi opportune”.
Il consiglio comunale appena trascorso oltre ad evidenziare l’arroganza e la superficialità della maggioranza che continua a votare provvedimenti senza prima analizzare le reali incidenze degli stessi, come nel caso dell’approvazione della convenzione sulla gestione del servizio di distribuzione del gas naturale, ha dato la possibilità di approfondire i temi trattati dalle nostre interrogazioni presentate nel consiglio del 25 Giugno.
In quell’occasione abbiamo chiesto come mai il comune di Galatina non avesse partecipato ai bandi regionali sull’ambiente che avrebbero finanziato interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche e la decontaminazione, lo smaltimento e la bonifica dell’amianto, che avrebbero sgravato i privati dai relativi costi.
Dalle risposte fornite dal Sindaco abbiamo potuto constatare come al bando sulla rimozione dei rifiuti su aree pubbliche il comune di Galatina abbia partecipato solo dopo la presentazione della nostra interrogazione a riguardo, con ben 21 giorni di ritardo rispetto all’apertura del bando, con la conseguenza che nel tentativo di evitare la figuraccia, è stato presentato in fretta e furia un progetto che si è classificato solo 72° e quindi tra quelli non finanziati.
Peggio ancora è stato fatto nel caso dei finanziamenti sullo smaltimento dell’amianto, in cui l’amministrazione non ha neanche presentato la domanda di partecipazione, giustificando questa mancanza con argomentazioni pretestuose e strumentali.
I cittadini dei comuni limitrofi avranno un’importate aiuto finanziario dalla Regione Puglia, a Galatina, nella speranza di non assistere ad episodi di inciviltà, i cittadini dovranno bonificare i propri immobili a proprie spese e di questo dovranno ringraziare l’Assessore all’ambiente Cristina Dettù, che riteniamo politicamente inadeguata a ricoprire il suo ruolo ed il Sindaco Amante.
Riguardo l’interrogazione sulla mancata manifestazione di interesse del comune di Galatina relativa al reperimento di un sito per la realizzazione di un impianto di compostaggio, il Sindaco Amante ha salvato la faccia dall’ennesima figuraccia grazie al comune di Soleto che ha ritirato la propria disponibilità alla realizzazione di un’opera che, se fosse stata realizzata nell’agro di Soleto ma in piena zona industriale di Galatina, avrebbe creato gravi problemi ai cittadini galatinesi.
Riguardo, infine, l’interrogazione inerente l’assunzione da parte di Monteco s.r.l di due dirigenti di settimo livello inutili per la città, i cui stipendi faranno lievitare ulteriormente il già elevatissimo costo del servizio che poi pagheranno i cittadini, il Sindaco ha affermato che il comune di Galatina non ha il potere di entrare nel merito delle scelte e delle assunzioni della società privata.
Niente di più falso, visto e considerato che il bando speciale di gara prevedeva che le eventuali assunzioni integrative fossero comunicate al Comune per poi essere dallo stesso autorizzate. Pertanto, senza molti giri di parole, appare evidente che il Sindaco abbia autorizzato l’assunzione di due figure dirigenziali, con tutti i costi che ne conseguono, incurante del peso economico che i cittadini galatinesi sono già costretti a sopportare per l’elevato costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Tra l’altro, questo costo si sarebbe potuto finalmente ridurre grazie ai livelli di raccolta differenziata raggiunti negli anni e principalmente qualora la gara per l’assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti fosse stata effettuata nei tempi dovuti.
Peccato che questo risparmio sarà ora vanificato non per le motivazioni che la maggioranza Amante tenta di spacciare per verità, bensì per le omissioni ed irregolarità tecniche, contabili e giuridiche rilevate nel bando di gara e segnalate da parte di due Società (potenziali partecipanti alla gara) che hanno costretto la Stazione Appaltante Unica della Provincia a sospendere la procedura di gara e rimandare gli atti al Comune per le opportune variazioni. E’ questo il vero motivo per cui hanno dovuto procedere con la proroga, facendo perdere ai cittadini quei benefici economici che avrebbero potuto e dovuto essere immediati.
Ancora una volta le risposte fornite alle nostre interrogazioni, con annessa arroganza e spocchia di Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio, anziché far luce su questioni delicate, hanno alimentato ulteriori dubbi e perplessità che continueremo a chiarire nelle sedi più opportune.