“Approvano questioni delicate senza prima conoscerle ed approfondirle”
Galatina – Se il primo Consiglio Comunale è stato quello che ha palesato gli inciuci politici della maggioranza, quello appena trascorso è stato il Consiglio in cui è emersa, evidente, l’inadeguatezza e la superficialità dell’amministrazione Amante, la cui maggioranza si dimostra sempre più inconsistente con il solo Sindaco nervoso ed affannato a parare i colpi ed a mascherare le carenze della sua compagine.
La prima, e forse anche la più grave superficialità, è legata al tema della “legalità” che, come ha sottolineato il nostro consigliere Peppino Spoti dopo i balbettii di Amante sull’argomento, va praticata e non solo predicata.
Tralasciando il fatto che questo punto è stato trattato in maniera vuota, sintetica e retorica solo nell’ottava di quindici pagine di programma, i dubbi sulla concreta applicazione della legalità nascono dalla fretta con cui la maggioranza ha deliberato l’avvio di una nuova procedura di gara per l’affidamento della gestione dei rifiuti, avendo per legge solo la facoltà e non anche l’obbligo di procedere in tal senso.
Se, come afferma il Sindaco Amante, l’obiettivo è quello di ridurre la bolletta della spazzatura allora ci chiediamo perché non abbia modificato le regole sul reintegro dei dipendenti ogni qual volta qualcuno va in pensione oppure perché non abbia tentato di rinegoziare al ribasso il contratto con la società Monteco anziché portare così velocemente e inopportunamente in Consiglio la discussione sull’avvio della procedura di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti, dopo averlo già deciso e deliberato in Giunta.
Davanti ad un atto strumentale e forse illegittimo di chi chiede un indirizzo politico su una questione già decisa, teso probabilmente a condividerne le responsabilità, il Partito Socialista non poteva che votare contrariamente.
Lo stesso voto contrario espresso sull’approvazione delle linee programmatiche, evidentemente scopiazzate, generiche e inattuabili e sull’approvazione del regolamento del centro comunale di raccolta dei rifiuti.
Una contrarietà non aprioristica, ma figlia dell’inadeguatezza di un’amministrazione che pericolosamente approva questioni molto delicate senza prima conoscerle ed approfondirle.
Prova ne sia l’atteggiamento preoccupato dell’Assessore Nico Mauro che davanti alla richiesta di maggiori approfondimenti sul tema del DUC (distretto urbano del commercio) da parte del consigliere Spoti, non ha saputo dire nulla. Nemmeno una parola.
Allo stesso modo ci ha fatto quasi tenerezza vedere buttata, da sola, nel mare in tempesta, l’Assessore all’ambiente Cristina Dettù, che davanti alla richiesta di spiegazioni tecniche sul regolamento del centro comunale dei rifiuti, portato in Consiglio senza il necessario approfondimento in commissione e palesando evidenti lacune, ha dimostrato, come tutti i consiglieri di maggioranza, di non conoscere il contenuto dell’atto che stavano approvando.
Hanno illuso la città dicendo che sarebbero “andati oltre”..qui ci sembra che si stia andando pericolosamente indietro .”