Il Sedile

PSI: “Sul S. Caterina non è tutto oro quel che luccica”

Per il segretario Mandorino il mantenimento del punto nascite costa al S. Caterina la perdita di ortopedia, cardiologia, geriatria e quasi tutti i posti letto di chirurgia. Amante millanta credito.

Cronaca/Politica/ di Pierluigi Mandorino segretario PSI di Galatina

La decisione presa in questi giorni dalla Giunta regionale riguardante il mantenimento del punto nascite dell’ospedale di Galatina,  sembrerebbe suonare come una buona notizia, anche se per capirne la reale portata bisogna analizzare alcuni aspetti meno evidenti.

Innanzi tutto bisogna sottolineare che, non essendo stato revocato il vecchio piano di riordino della sanità regionale, ad oggi il nosocomio galatinese è configurato ancora come ospedale di base che alla luce del Decreto Ministeriale n. 70 si caratterizza per la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale come Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia e Anestesia.

Alla luce del riordino di posti letto e della nuova ripartizione di reparti tra l’ospedale di Galatina e quello di Copertino, il saldo per Galatina è assolutamente negativo perché a fronte di un punto nascita salvo e di una specializzazione nel settore materno – infantile, il nostro nosocomio perde a vantaggio di Copertino ortopedia, cardiologia, geriatria e quasi tutti i posti letto di chirurgia.

Un autentico salasso per la nostra comunità che per ora sembra soddisfatta quanto meno per aver visto salvo il punto nascita, per la cui permanenza si è prodigato più il Partito Democratico che, nel tentativo di riparare ai numerosi danni arrecati al nostro ospedale con il suo silenzio e con la sua passività, ha cercato di salvare il salvabile, piuttosto che il Sindaco Amante che oggi si prende meriti che non gli spettano.

In questi mesi attraverso vari canali, consiglio comunale compreso, abbiamo sollecitato il Sindaco ad adoperarsi per evitare lo sfascio del Santa Caterina Novella al fine di salvare quanti più reparti possibile garantendo così un effettivo diritto alla salute per la nostra comunità. Mentre i Sindaci di altre città come Scorrano, Casarano, Gallipoli e Copertino scendevano in piazza ed alzavano la voce per difendere il proprio ospedale, segnalavamo invece la passività ed il disinteresse del Sindaco Amante che però oggi strumentalmente afferma di aver interloquito frequentemente con la Direzione Generale Asl e con il Direttore del Dipartimento Promozione della Salute Dott. Ruscitti, quasi a voler infondere tra la gente il messaggio secondo cui il merito di questa decisione è anche suo. Dato che in molte conferenze dei Sindaci è risultato assente, Amante spieghi allora alla città in quali occasioni ha incontrato i vertici ASL, di cosa si è discusso e quali garanzie e interventi sono stati assicurati al nostro ospedale.

Forse il Sindaco ignora che se il punto nascite di Galatina non manterrà lo standard di almeno 1.000 parti l’anno, chiuderà entro il 2022 e con esso l’intero nosocomio, spogliato ormai di tutti i restanti reparti. Cosa tra l’altro abbastanza probabile se consideriamo che molte partorienti seguiranno il proprio medico e non l’ospedale e se pensiamo che le future mamme di Copertino troveranno più pratico e veloce recarsi al Vito Fazzi di Lecce piuttosto che al Santa Caterina Novella di Galatina.

A questo punto le possibilità sono due: o il Sindaco Amante si fa promotore di una politica a sostegno di un incremento delle nascite nel nostro territorio oppure tra qualche anno, nel silenzio generale, il piano di smembramento del nostro ospedale sarà completo e la chiusura, a dispetto dei proclami di facciata di oggi che sembrano scongiurarla, diventerà inevitabile.

 

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