Il Sedile

Galatina/Quale destino per il Quartiere Fieristico? Nelle mani del Consiglio di Stato 835.000 euro e gli impegni con Arpal e Artis Puglia Sviluppo.

Incompatibilità delle ditte Portoghese e Nardelli con gli incarichi ricevuti per la Fiera Campionaria 2023?

Cronaca/di pietro zurico

Galatina – Temperatura alta sul Quartiere Fieristico e non certamente per colpa di Caronte. Colpa o merito invece, dipende dai punti di vista, di un ricorso al PDR su cui dovrà pronunciarsi il Consiglio di Stato.

Il ricorso, con istanza sospensiva, porta la firma di Pubblivela S.r.l. di Gaetano Portoghese, della Emme Plus di Mauro Nardelli e dell’Associazione Civico-Culturale “Galatina al Centro” ed è avverso al Comune di Galatina. E’ stato chiesto dai tre l’annullamento della deliberazione n. 27 adottata in data 28 giugno 2021 dal Consiglio comunale di Galatina.

Una delibera con la quale è stato approvato un progetto in collaborazione con Arpal Puglia per la ristrutturazione e riqualificazione della palazzina del Quartiere fieristico in cui trasferire gli Uffici ed il personale del Centro di Collocamento.

Ad esso è in parte collegato anche il partenariato tra il Comune di Galatina e la Artis Sviluppo Puglia avente per oggetto la realizzazione di una Industry Accademy per la formazione pratica di manodopera specializzata per le esigenze del territorio, unitamente ad un centro congressi.

Un progetto, quello tra il Comune e Arpal Puglia, da un lato, e Artis Sviluppo Puglia, dall’altro, che, però, cozzava contro il progetto della nuova Amministrazione comunale a guida Vergine. Ma cozzava anche contro gli interessi delle due aziende a guida Portoghese e Nardelli entrambe operative nel settore delle manifestazioni fieristiche.

E’ proprio questo interesse settoriale dei due imprenditori ad aver generato una serie di congetture riguardo all’incarico di affidamento della gestione della Fiera Campionaria 2023. Per una corrente di pensiero, e di accuse, i due sarebbero stati incompatibili con l’affidamento dell’incarico in quanto in contenzioso con il Comune di Galatina ed avendo, inoltre, un interesse legittimo affinché non vi sia un cambio di destinazione d’uso della palazzina.

Per altra corrente di pensiero, tra cui i precedenti amministratori comunali, vi sarebbe, invece, difetto di legittimazione e carenza di interesse dei ricorrenti e quindi mancanza di un vero e proprio interesse legittimo leso.

Sarà questo il dilemma che il Consiglio di Stato sarà chiamato a sciogliere una volta che il Comune di Galatina avrà espletato tutti i tentativi, finora rivelatisi infruttuosi, di offrire una soluzione alternativa di locazione all’ARPA Puglia.

Quella del Consiglio di Stato, se il Comune fallisse nel suo tentativo, sarà una sentenza assai importante. Deciderà anche la destinazione di 835.000 euro frutto di un finanziamento regionale finalizzato alla ristrutturazione della palazzina al fine esclusivo di essere sede del Centro per l’Impiego per dieci anni. Non essendo possibile una distrazione del finanziamento per altri fini significherebbe perdita del finanziamento.

Quanto potrà durare questa tattica da trincea instaurata dall’Amministrazione Vergine? Sicuramente non all’infinito. Le possibili soluzioni se non venisse reperita una sede alternativa soddisfacente sono due: o sarà il Consiglio di Stato a dirimere la lite con la sua sentenza oppure sarà Arpa Puglia che stanca di attendere prenderà il pallone ed andrà a giocare in altri stadi disposti ad ospitarla. Naturalmente, anche con il rischio di eventuali ritorsioni di natura economica e giudiziaria per il mancato rispetto contrattuale e per il tempo perso.

Senza entrare nel merito della bontà dei due progetti, e di quale possa essere più o meno utile alla città essendo frutto di due visioni e concezioni diverse di sviluppo economico, sociale e culturale, resta la necessità di porre un limite al temporeggiamento. E’ tempo di decisione e di azione qualunque sia l’obbiettivo che si intenda raggiungere.

Se il fine giustifica i mezzi, dovrebbero farci capire quali mezzi intendono utilizzare e se ne hanno a disposizioni perché quello utilizzato sinora non è stato certamente il più qualificante. E’ deprimente dover assistere da un lato a ricorsi contro il Comune di Galatina e dall’altro amministratori che remano nella stessa direzione dei ricorrenti.

Il tutto, nel suo insieme, non ha certamente costituito un inno alla trasparenza con il risultato di aver reso opaco anche ciò che potrebbe essere stato limpido. Ha creato zone d’ombra su vari aspetti della vicenda compreso il progetto su cui, l’ing. Foresta ha dichiarato, la sera del 27 giugno 2023, di averci lavorato su da mesi. Senza alcun mandato, aggiungiamo noi, visto che lo stesso è stato conferito soltanto il 27 giugno 2023.

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