Cronaca/di Redazione
Il fatto nuovo della settimana è certamente l’uscita di scena dal comune di Galatina del Capo di Gabinetto del Sindaco Vincenzo Specchia.
Per carità, le dimissioni erano nell’aria da qualche settimana, da quando cioè lo stesso Specchia aveva confidato a più di una persona quanto grande fosse l’amarezza nel non riuscire ad incidere nella macchina amministrativa come avrebbe voluto.
Argomenti che poi si sono ritrovati in quel comunicato con cui lo stesso, seppur in terza persona, comunica la sua rinuncia alla carica addossando la colpa ai dirigenti e, si percepisce tra le righe, forse alla parte politica, sindaco in primis, che non l’ha supportato come sarebbe stato lecito aspettarsi.
Non sappiamo se ci sono anche altri motivi in queste dimissioni. Magari motivi di natura più propriamente politica dovuti ai rapporti mai sbocciati con l’assessore Richelieu ai lavori pubblici e col suo gruppone “orizzontale”. Ma qualunque sia il motivo, oggi possiamo dire che Specchia è un ex componente dell’amministrazione Vergine.
E forse anche la natura fintamente tecnica del suo ruolo lo ha tratto in inganno. C’è da sospettare che lui avrebbe voluto esercitare un ruolo da Direttore Generale, alla Luigino Sergio per intenderci, e invece il ruolo di Capo di Gabinetto è comunque più propriamente politico a supporto del sindaco e degli assessori. Sta di fatto che ha gettato la spugna ammettendo di non essere riuscito a realizzare quanto avrebbe voluto.
Ora si aprono nuovi scenari in comune. Proviamo a delinearne un paio e mettiamoli alla verifica dei fatti nei prossimi giorni.
Primo scenario: per evitare di aprire nuove trattative e di scegliere un sostituto (sulle cui modalità di scelta si rimanda al secondo scenario), l’amministrazione Vergine sceglierà di proseguire senza il Capo di Gabinetto. Rinunciando cioè a quella figura così fortemente voluta ma dimostrando che non era la figura del Capo di Gabinetto ad essere fortemente voluta ma colui che fino a pochi giorni fa l’occupava. Come dire: pur di dare soddisfazione ad una aspettativa personale, ci si è inventati un ruolo non previsto in pianta organica e poi lo si è supportato anche sostenendo delle spese per dei pareri legali (ricordate gli incarichi legali per dimostrare che i procedimenti in corso dello Specchia non erano ostativi?).
Secondo scenario: ci si mette in moto per la successione tenendo conto in ogni caso che si tratta di una figura fiduciaria del sindaco e che pertanto si potrà attingere dall’elenco scaturito dal primo avviso pubblico (quello al quale, tra gli altri, ha risposto Specchia) ma si potrà anche scegliere di farne uno nuovo se si dovesse ritenere che nessuno dei candidati nel primo elenco siano di gradimento del Sindaco. Questo riaprirebbe il procedimento dall’inizio, nella speranza che non siano necessari nuovi pareri legali e nuove spese per l’ente.
Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà ma un primo giudizio possiamo darlo sin d’ora. L’amministrazione Vergine avrebbe dovuto rivoltare il Comune come un calzino in quanto nulla andava bene della precedente organizzazione interna e si ritrova con i dirigenti che non rispondendo ai desiderata di un Capo di Gabinetto che si credeva un Direttore Generale dimostrano ancora una volta il loro peso e la loro centralità nell’organigramma del comune di Galatina.
Il principe Tomasi di Lampedusa sarebbe fiero di questa situazione: tutto deve cambiare affinché nulla cambi. Dopotutto sappiamo bene che il sindaco (e il Capo di Gabinetto) è di passaggio, i dirigenti un po’ meno (riferimento anche poco velato ad un fatto vero successo qualche anno fa nel comune di Galatina).