Rispetto al 2017 sta spendendo un 25/30% in più. Lo documentano i dati pubblicati sul sito online del Governo.
Chiedere sacrifici ai cittadini in tempi di vacche magre è cosa normale. Meno normale se a fronte di tale richiesta vi è, però, un sostanzioso aumento (poco giustificabile) della spesa pubblica. Ancora più ingiustificato se poi il lasso di tempo preso come metro di paragone è di appena dieci mesi ossia un periodo temporale in cui solo in minima parte può essere addotta come giustificazione improbabili aumenti di prezzi che hanno fatto lievitare la spesa pubblica.
Per capire ed inquadrare quale sia stato il comportamento di questa Amministrazione di fronte ad un impegno di riequilibrio finanziario da documentare semestralmente alla Corte dei Conti e sia per giustificare, in parte, i sacrifici sopportatati dai cittadini per colpe altrui, ho fatto ricorso al sito governativo “Soldi Pubblici” e devo sinceramente dire di essere rimasto perplesso ed allibito. Mi aspettavo qualcosa di diverso.
Ho consultato quanto è stato speso dai nostri attuali amministratori in alcuni settori di spesa corrente (personale a parte) e con mio sommo rammarico ho dovuto constatare che il sindaco Amante nel 2018 è riuscito a spendere molto di più in soli dieci mesi di quanto è stato speso nell’intero 2017 in compartecipazione con la gestione commissariale.
Cominciamo dalle spese telefoniche. In tutto il 2017 per telefonia fissa sono stati spesi 75.974 euro mentre nel 2018 dal 1° gennaio al 31 ottobre (appunto dieci mesi) sono stati già spesi 96.659. Quindi sino ad ottobre è già stato speso in telefonia fissa il 27% in più rispetto all’intero 2017.
Sulla telefonia mobile esistono, invece, buone speranze di riuscire a mantenersi entro gli stessi limiti dell’anno precedente. Nell’intero 2017 sono stati spesi 12.349 euro, al 31 ottobre 2018 la spesa è stata di 9.749 euro.
Nel settore consumi energia elettrica nel 2017 la spesa è stata di 1.127.378 euro. Al 31 ottobre 2018 siamo già a 1.524.988. Circa 397.000 euro in più e siamo solo al 31 ottobre. Se fosse rispettata la media di consumo/spesa dei primi dieci mesi 2018 saranno altri 300.000 gli euro da aggiungere al costo complessivo del consumo di energia elettrica. Centesimo più centesimo meno saremo all’incirca su 1.826.000 euro. Bel colpo.
Stessa musica per la voce “incarichi” in cui sono compresi i compensi agli organi istituzionali di controllo ed altri incarichi istituzionali. Sono stati 55.000 gli euro spesi nel 2017 mentre al 31 ottobre 2017 siamo già a 63.968 euro.
Spese per carburante. 20.665 euro in tutto il 2017 siamo già a 22.000 al 31 ottobre 2018.
Organizzazioni e partecipazioni a manifestazioni e convegni. Spesi in tutto il 2017 63.821 mentre, sempre sino al 31 ottobre 2018, siamo già a 71.957.
Infine abbiamo dato un’occhiata al combustibile da riscaldamento nello specifico la voce gas. Nel 2017 il consumo è stato l’equivalente di 95.660 euro. Al 31 ottobre 2018 la stessa voce contempla una spesa di 144.598 euro. Circa il 50% in più.
Sommando le differenze ricaviamo che in soli dieci mesi di attività politico-amministrativa nel 2018 la nostra classe politica affiancata dalla classe burocratica hanno già speso, in questi soli campi, circa 470.000 euro in più rispetto all’intero 2017.
Ho volutamente lasciato da parte tanti altri settori di spesa tra cui in particolare la voce retribuzione perché mi corre un brivido gelido lungo la dorsale al solo pensiero a quanto ammonterà la spesa per il personale non appena saranno espletati tutti i concorsi previsti nel Piano del Fabbisogno di personale con tutta la pletora di esperti di vario genere ed in particolare quelli per altri due Dirigenti che il sindaco Amante ha immesso nel piano assunzioni entro il 2021. Uno per il settore Servizi al Cittadino e l’altro per la Ragioneria. Solo per quest’ultimi due tra retribuzione ed oneri riflessi sarà una botta da circa 2o0.000 euro l’anno.
E poi dicono di voler salvare la Patria. Certamente la salveranno ma a quale costo per i cittadini? Per fortuna su molte tasse abbiamo tariffe già al limite massimo fissati dalla legge ma preoccupiamoci pure perché come hanno già fatto quest’anno con la spazzatura (zitti zitti ci hanno regalato un aumento di un buon 25/30%) faranno lo stesso il prossimo anno e continueranno a farlo ancora. Almeno finché la pazienza durerà.