Una domanda ricevuta più volte, ecco la risposta con dati certi. Finito il mandato, avremmo gradito, oltre le loro fatture, anche una bella relazione su cosa hanno fatto.

OrologioCronaca/ di Redazione

Galatina – Quando la Corte dei Conti, con le sue osservazioni, ci fece notare che il nostro Comune navigava finanziariamente in acque tempestose e che era necessario, anzi indispensabile, correre ai ripari prima che dal dissesto si passasse al fallimento la domanda che ricorreva più spesso era: “Ma i Revisori dei Conti quali conti revisionavano?”.

Come mai mentre la Corte dei Conti ci scriveva di gestione economica allegra, di debiti fuori bilancio mimetizzati, nella migliore delle ipotesi, quali crediti, di residui tramandati di anno per evitarne la bonifica come alcuni residui bellici, di ricorsi ad eccessivi indebitamenti per mutui pluriennali e disavanzi di cassa, l’organo di revisione contabile, invece, rilevava positività tanto da convincere il sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale a leggere in aula una nota di encomio del suo presidente.

Diciamo che di tutto ciò, le prime conseguenze si sono manifestate col depauperamento del patrimonio immobiliare del Comune e poi a seguire con l’aumento delle rette della refezione scolastica. A proposito di quest’ultimo avvenimento che ha tanto indignato giustamente le famiglie, Il Sedile, già nei primi giorni di giugno, informava che era intenzione  della Giunta Comunale (che successivamente deliberò e poi fece approvare in Consiglio) di aumentare di un minimo del 30% le tariffe di tutti i servizi a richiesta individuale. Un silenzio assordante e forse allora qualcosa in più si sarebbe potuta fare, senza doversela prendere oggi con l’incolpevole Commissario Prefettizio che altro non ha fatto che applicare quanto allora deliberato.

Oggi, al momento di cominciare a mettere mano al portafogli, hanno scoperto in tanti, anche chi allora ha taciuto per connivenza, che ci stanno gli aumenti figli della tirata di orecchie della Corte dei Conti.

Come siamo giunti sino al crocevia senza che i nostri Revisori dei Conti si accorgessero mai di nulla? Naturalmente parlando dell’organo di revisione non stiamo parlando di quello insediatosi pochi giorni fa ma di tutti quelli a cavallo tra il decennio precedente e quello attuale sino a settembre 2016.

E’ di questi giorni una determina del responsabile del servizio di ragioneria, la n. 1309 del 29 settembre con la quale ha liquidato la fattura di uno dei componenti dell’organo di revisione per il trimestre 1 luglio-30 settembre per un importo complessivo di 2.567, 49 che è comprensivo di compenso, rimborsi, Iva e Cap. Se moltiplichiamo tale importo per 4 trimestralità otteniamo 10.268 euro. Moltiplicando poi per due (tanti sono i componenti del Collegio) otteniamo 20.536 euro annui.

Poi il nostro funzionario ci spiega che ci sta anche il compenso del presidente del Collegio che è aumentato del 50% rispetto a quello dei componenti e quindi applicando ai 10.268 euro un aumento del 50% otteniamo 15.704 euro. Questo, in media, sarebbe il compenso annuo del presidente.

Ora sommando i compensi dei tre otteniamo complessivamente 36.240 euro annui, che moltiplicati a loro volta per i tre anni di incarico portano il complessivo a circa 108.000 euro.

Ecco quanto ci son costati i Revisori dei Conti nell’ultimo triennio per ottenere il risultato che ora sta flagellando le famiglie galatinesi che poi questi sono soltanto i primi effetti, altri giungeranno tra non molto con le cartelle di conguaglio della spazzatura. Ricordate quel famoso 1.200.000 euro e per il quale è stato notificato un pignoramento al nostro Comune? Bene, anzi male, a quelli bisogna aggiungere circa 700.000 euro altri di mancati incassi sempre da spazzatura perché a Galatina la presunzione diventa certezza soltanto che poi le certezze cadono e ci si ritrova con il disavanzo di bilancio che si voleva nascondere sotto il tappeto.

Il tutto mentre attendiamo, che sia quantificato l’importo del mutuo di cui si sente parlare e che qualcuno ha intenzione di chiedere per pagare i debiti pregressi. Ma la Corte dei Conti non aveva detto basta ai debiti pluriennali che avrebbero ulteriormente indebitato il nostro Comune? Non aveva detto basta ai disavanzi di cassa che ci soffocavano con gli interessi passivi? Quando si comincerà a tagliare privilegi e sprechi?