Se avessi la tua età quel gilet giallo lo indosserei di sicuro, forse lo indosserei in mille occasioni.

Rubriche/Opinioni/di Piero D’Errico

Veronica,
hai meno anni di quanti ne ha mio figlio, concedimi perciò qualche consiglio.
Quel “gilet giallo” che hai, lascialo pure nella sua custodia ma tienilo sempre a portata di mano.
Sarà per effetto del mio “natio pessimismo” ma se immagino i colori del “domani” non vedo altro che il “nero”.
Il “populismo” ci travolgerà come un’onda, nessuno sarà in grado di fermarlo.
Avrà l’effetto di un uragano e i partiti che non avranno elementi di “populismo e sovranismo” si dissolveranno.
Non chiedermi se sarà meglio o peggio. Francamente non lo so.
So che l’Europa sarà sempre più meno invasiva nei confronti di paesi sovrani.
Le sue “tabelline” su crescita e sviluppo, il suo “algoritmo” su debito e investimenti, saranno scordati molto in fretta.
Quel gioco delle tre carte, giocato sulla pelle degli immigrati, che tutti dovevano accogliere e che nessuno voleva accogliere, sarà definitivamente archiviato. Sarà solo un triste ricordo.
Non chiedermi di nuovo, se sarà meglio o peggio. Francamente non lo so.
So che l’Europa dello “ zio Juncker “ sarà annegata nell’alcol. Ci vorrà del tempo e anche chi sarà animato dalle migliori intenzioni, avrà bisogno di tempo.
Si dovrà cercare di allineare la quantità di lavoro richiesto, con la quantità di lavoro offerto. Ci vorrà un forte rinnovamento generazionale, un cambio generazionale e nel pubblico e nel privato.
Quanto di buono riusciamo a immaginare, varrà per le generazioni che verranno, quelle attuali continuerà a trovare più spazio “fuori” che dentro il nostro Paese.
E’ la triste storia di una nazione che ha consumato in anticipo la ricchezza che avrebbe dovuto servire ai suoi figli, lasciando agli stessi montagne di debiti trasformati in “sacrifici” per le generazioni attuali.
Siamo in una nazione che offre ai tanti giovani solo una “valigia” per espatriare, per offrire altrove le loro potenzialità.
Veronica, se avessi la tua età quel gilet giallo lo indosserei di sicuro, forse lo indosserei in mille occasioni, da qui una mia ultima raccomandazione.
Anche se non avrai più bisogno di usarlo per te, fallo per chi verrà dopo di te.
Metti quel gilet giallo tutte le volte che ci sarà bisogno di aiutare gli altri, le persone più fragili, i più deboli, chi ha bisogno del tuo aiuto e magari neanche te lo chiede.
Metti quel gilet giallo per aiutare chi è “diverso”, per combattere discriminazioni e disuguaglianze, e fallo con il cuore, senza badare al colore, che sia bianco o che sia nero, nulla cambia.
Veronica, non ho altro da aggiungere. Spero basti.