Rubriche/ di Piero D’Errico
Assaliti dal “pentimento” di aver mangiato un po’ di più, forse troppo e anche bevuto un po’ di più.
Assaliti dalla paura che il “palloncino” dopo lo stop di una pattuglia nascosta dietro l’angolo, svelasse la verità.
Oppure no, assaliti dalla gioia di aver portato a casa la patente e di averla fatta franca malgrado tutto.
Assaliti dalla paura di dover andare o di dover rientrare avvolti da una nebbia fitta che fa perdere la bussola, l’orientamento e anche la strada.
Assaliti dalla certezza che l’unica cosa bella dell’inverno è il Natale, che il capodanno è una festa sopravalutata che quasi ci obbliga ad essere felici e contenti mentre scorrono i numerini del conto alla rovescia a cui fanno eco centinaia di stonati e infreddoliti e con il rumore di qualche tappo che salta fuori tempo.
Abbiamo lasciato scorrere tanti giorni lontani da impegni e appuntamenti.
Abbiamo fatto il giro dei supermercati alla ricerca di ciò che neanche noi sapevamo: offerte o qualità.
Abbiamo fatto il giro dei negozi in cerca di regali e novità.
Ci siamo rattristiti al pensiero che ogni festa non è per tutti, che c’è gente che neanche si accorge del Natale, che c’è gente sola, che c’è gente malata, che c’è qualcuno che manca.
Ci siamo accorti che il rumore di quei botti che si sentivano alla TV non erano botti di Natale, erano bombe che cadevano su città in guerra.
Ma poi ci siamo ripresi, dovevamo sembrare felici, dovevamo fare finta di divertirci ed allora abbiamo inventato qualche brindisi accompagnandolo con una rima baciata, che ha allontanato in noi quel po’ di tristezza che ci serve per apprezzare un po’ di più quell’attimo di felicità.
Ci siamo divisi su Tony Effe, sulla sua musica e ancor di più ci siamo divisi sulle poetiche parole delle sua canzoni.
Beato chi non le conosce.
Poi le luci di Natale nelle piazze che cominciano a spegnersi, il Natale che già si sente lontano, gli addobbi di alberi e presepi si cominciano a chiudere in cartoni da portare in soffitta.
Le vetrine cominciano a togliere la scritta di: BUONE FESTE.
Oggi settegennaio, tutto ricomincia da dove eravamo rimasti, tutto ricomincia come prima, con gli stessi problemi che avevamo quasi dimenticato e con un po’ di tristezza in più per la fine di una festa che fa bello l’inverno.
Ci porteremo dietro tanti ricordi.
Il mio ??
“ Ho visto al cinema “SONIC 3” ed ho completato il mio Natale perfetto”.