Cronaca
“Entro dicembre la gara per due nuovi acceleratori, e poi un anno per i lavori di adeguamento della Radioterapia Oncologica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Sono i tempi annunciati ieri in Commissione Sanità, in risposta alla mia audizione richiesta a seguito della mia visita ispettiva del 14 dicembre 2023. Allora fotografai una situazione in affanno, con due macchinari in funzione ormai da 24 e 9 anni, obsoleti e spesso fermi per avaria o manutenzione straordinaria, che tuttavia assicurano una media di 80 trattamenti al giorno grazie all’abnegazione del personale medico e tecnico, che riesce ad ottimizzarne l’utilizzo.
La dottoressa Angela Sardaro, che dirige il servizio di Radioterapia Oncologica, ieri in audizione ha spiegato che la fase preliminare del bando per l’acquisto di due acceleratori di nuova generazione, con le stesse caratteristiche tecniche in modo da essere interscambiabili, si è conclusa il 29 settembre, ed entro il 9 dicembre bisognerà completare gli adempimenti amministrativi. Termine perentorio per non perdere i finanziamenti ottenuti nell’ambito del Pnrr. La gara non riguarda solo i due apparecchi ma anche le opere murarie e strutturali necessarie per riorganizzare gli spazi e renderli più funzionali, anche a garanzia della privacy. È previsto un percorso per i pazienti, uno per i medici e una sala d’attesa per gli ambulatori. I lavori dovrebbero durare all’incirca un anno, quindi tutto dovrebbe concludersi entro dicembre 2025, e durante il cantiere si continuerà ad operare, sia pure con ulteriori difficoltà.
Ma la maggiore dotazione strumentale renderà necessario un rinforzo del personale. A mia precisa domanda su nuove assunzioni, il dirigente del Dipartimento Salute della Regione, Mauro Nicastro, ha annunciato tre nuove unità per la Radioterapia Oncologica del Fazzi. Proposta che sarà esaminata a breve in Giunta, per valutare tempi e modalità del relativo bando.
Risposte che mi rincuorano e promettono entro la fine del prossimo anno un reparto finalmente all’altezza dei bisogni dei pazienti oncologici, che meritano non solo cure adeguate ma anche particolari tutele per la loro condizione di particolare fragilità.
Non altrettanto buone, invece, le notizie giunte ieri in Commissione Sanità per l’ex ospedale di Nardò, che pur essendo a servizio di un bacino d’utenza di 6 Comuni e 150mila abitanti, non riesce a garantire cure di prossimità adeguate. Il cantiere per l’ampliamento con cinque nuovi posti letto della Casa di Comunità per pazienti cronici e anziani, avviato a giugno scorso, si concluderà a maggio prossimo. Ma restano i buchi assistenziali di un presidio irrinunciabile per il territorio”.