Le esportazioni segnano un +9% . Al top vino, ortofrutta ed olio
Record delle esportazioni di prodotti agricoli pugliesi che nel primo semestre del 2017, + 9%, secondo i dati Istat diffusi dall’Assessore allo Sviluppo Economico Mazzarano.
Numeri stellari dell’ortofrutta pugliese che già nel 2016 aveva sfondato la soglia dei 750 milioni di euro di prodotto esportato sui mercati internazionali che in termini di aree geografiche riservano non poche sorprese.
Oltre agli stimati 230 milioni di export ortofrutticolo verso la Germania, la Puglia si è imposta in Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia. La Puglia secondo ISMEA è prima in Italia per aziende ortive in piena area (ortaggi non coltivati in serre), seconda dietro la Sicilia per frutteti, terza per i legumi. In particolare ha numeri da record su pesche, uva da tavola e agrumi per quanto riguarda la frutta, mentre nelle produzioni ortive su lattughe, fave, carciofi e pomodori da industria”. Il comparto ortofrutticolo in Puglia interessa il 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale.
L’olio è il terzo prodotto pugliese più esportato per un valore di circa 106 milioni di euro, quasi il 9% dell’export di olio dall’Italia. Trend in continua crescita per il vino che offre durante l’anno straordinarie opportunità di lavoro tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi.
Grande exploit della Puglia dei rossi, degli spumanti e dei vini rosati che in 3 anni registrano un balzo record del + 122% (fonte UIV), rappresentando il 40% della produzione nazionale con oltre 1 milione di bottiglie l’anno. In sintesi 1 bottiglia su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese. Sempre i rosati fanno registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, in controtendenza rispetto al dato generale, secondo il quale negli ultimi 50 anni il consumo di vino è sceso da 70 litri pro capite all’anno a 36-37 litri e la media continua a scendere dell’1% annuo.
Per la prossima campagna olearia ormai alle porte, il rischio è che la penuria di olio pugliese faccia crescere ulteriormente le importazioni di olio dall’estero. L’olio extravergine di oliva pugliese è sotto continui attacchi da parte degli agropirati senza scrupoli che ‘drogano’ il mercato dell’olio extravergine di qualità, con un inevitabile danno a carico del territorio, delle imprese e dei consumatori.