Il Sedile

Redditi online: due assessori su cinque sono fuorilegge.

Cronaca/di p.z.

Nonostante sia ampiamente scaduto il termine per consegnare la propria dichiarazione dei redditi nelle mani del Responsabile della Trasparenza ai fini della pubblicazione online, gli assessori Tundo Loredana e Palumbo Antonio sono ancora inadempienti. 

Ricordiamo che secondo legge (D.lgs. del 14 marzo 2013 n.33), i due assessori avrebbero dovuto essere già sottoposti a procedimento disciplinare, un procedimento che avrebbe dovuto portare ad una sanzione amministrativa che va dai 500 ai 10.000 euro. La stessa sanzione dovrebbe toccare, per la per la sua omissione, anche allo stesso Responsabile della Trasparenza.

Ciò detto, nella speranza si avveri il detto “meglio tardi che mai” diamo una sbirciatina alla dichiarazione dei redditi di chi della legge è stato rispettoso.

Una premessa: quando scriveremo di “reddito prodotto” il riferimento è al reddito lordo e chiaramente è riferito al reddito prodotto nel 2018 di cui nel 2019 si fa la dovuta dichiarazione.

Cominciamo, noblesse obblige, dal nostro sindaco Marcello Amante. Il reddito che ha prodotto nel 2018 ha fatto un altro passettino avanti. E’ passato dai 47.000 del 2017 agli attuali 53.800. Bisogna comunque tener presente, e questo vale anche per tutti gli altri assessori, che nel 2017 il compenso o indennità di carica è stato percepito per soli 5 mesi (o giù di lì) mentre nel 2018 il compenso ha riguardato l’intero anno solare.

L’assessore Giaccari Maria, con il suo duplice incarico (assessore e vicesindaco), ha raddoppiato la propria consistenza reddituale. dagli 8.800 euro prodotti nel 2017 è passata ai 17.500 circa del 2018.

Anche l’assessore Dettù Cristina ha fatto un bel salto in avanti. Dalla situazione reddituale di partenza del 2016 di soggetto non produttore di reddito era passata ai 6.400 del 2017. Ora è posizionata sui 14.350.

Per l’assessore Mauro Nicola, così come per il Sindaco, vi è un cumulo di reddito di diversa provenienza: quello proveniente da attività professionale propria e proveniente dall’incarico istituzionale. Nel 2017 il suo reddito era stato di 40.000 euro, nel 2018 è passato a 49.568.

Seppur da annoverare tra i consiglieri comunali ricoprendo, però, l’incarico istituzionale di Presidente del Consiglio inseriamo in questo lotto anche la posizione reddituale del dott. Raimondo Valente. Anche per lui vi è stato un deciso passo in avanti. Dai 26.381 euro dichiarati nel 2018 è passato agli attuali 40.687.

Come già detto, nulla possiamo dirvi degli assessori Tundo e Palumbo. Li avevamo lasciati con la dichiarazione fatta nel 2018 e per ora lì li ritroviamo. A quei tempi l’assessore Tundo aveva dichiarato 124.000 euro mentre l’assessore Palumbo aveva dovuto accontentarsi (si fa per dire) di 47.000 euro.

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