Cronaca/ di pietro zurico
Galatina – Più che Avvisi o Ordinanze sono sembrati editti prescrittivi. Un sindaco ed un Assessore all’Ambiente, completamente allo sbando. Oltre a minacciare multe a destra e a manca, spesso fuori luogo e fuori posto e sciorinare il loro catalogo, non riescono a fare altro. Non si accorgono neppure che in compagnia della Monteco, si sono immessi in un sentiero pericoloso che sta rasentando l’illegalità se non è stata in qualche caso anche superata.
Pensano di riuscire a compensare con le minacce le lacune provocate dalla loro incapacità ed incompetenza, perché sostanzialmente solo di quello si tratta.
Sin dal loro insediamento hanno iniziato a maciullare, Andrea Camilleri scriverebbe i “cabbasisi” sull’eredità ricevuta dalla passata Amministrazione. L’eredità sarebbero i debiti per i quali son state fatte tante transazioni che hanno fatto ricadere integralmente sui cittadini il relativo pagamento.
Tutti questi debiti, secondo quanto riportato dal Sindaco in Consiglio comunale, non avrebbero permesso di ridurre il costo della spazzatura che quindi è ancora una volta aumentata del 5% per le utenze domestiche e dell’1% per le commerciali.
Candidamente il nostro Sindaco ha però evitato di spiegare ai cittadini i motivi per cui li ha ritenuto essere i soli colpevoli e quindi essere i soli a dover pagare. E tutti quegli amministratori (la minuscola è d’obbligo) che in passato dai banchi dell’opposizione egli ha attaccato (a parole) erano tutti immacolati? Non dovevano pagare nulla? La famosa commissione d’inchiesta a cui (sempre da opposizione) ha rivendicato essere stato il primo ad aver chiesto che fine ha fatto?
E’ finita sicuramente dove altro non poteva finire. Nell’immondizia insieme alle colpe salvando i colpevoli. Come avrebbe potuto mai un Sindaco ed una maggioranza che ha vinto il ballottaggio accettando (tacitamente o contrattualmente) i voti di coloro che sono stati della città la più deleteria espressione politica di governo degli ultimi 20 anni (e quindi i veri autori materiali dello scempio) innescare un procedimento che avrebbe permesso alla stessa Amministrazione ed alla Procura contabile dello Stato di individuare le allegre brigate che tanto hanno dato per portare la città al predissesto finanziario?
Si chiamano cambiali politiche (io do una cosa a te e tu dai una a me) ma questa volta sono state molto pesanti queste cambiali visto il numero di milioni di euro che l’allegra combriccola autoreferenziata sta facendo pagare ai soli cittadini salvando i veri colpevoli. Tutto ciò non è peraltro ne un segreto ne un mistero, è quello che è esattamente successo visto che gli stessi autori del capovolgimento elettorale non ne hanno fatto mistero. Ora abbiamo capito chiaramente anche in cambio di cosa.
Adesso approvato il nuovo aumento della Tari, impettiti e con tanto di proclami social, si sono oltretutto messi pure a fare gli splendidi tentando di apparire come gli strenui difensori della legalità.
Succede così che, come si fosse in perenne campagna elettorale, il Sindaco accompagnato dalla Dirigente degli Affari Generali e Contenzioso unitamente ad alcune rappresentanze della Polizia Municipale e della Monteco vanno in giro per la città aprendo in modo sistematico e indifferenziato (questa volta il termine ci sta tutto) le buste nere della spazzatura che gli operatori della Monteco, (provocando la sospensione di un pubblico servizio) avevano abbandonato il sabato per le vie della città.
Sulla interruzione di pubblico servizio non è importato granché ne al Sindaco ne alla Dirigente Pasanisi che, importante per loro, pare fosse la rassegna fotografica con cui si sono immortalati su Facebook mentre commettevano qualcosa che con la legalità aveva ben poco a che fare.
I sacchi della spazzatura sono rimasti depositati per le strade della città anche nei giorni successivi. I nostri eroi hanno aperto e rovistato, senza alcun preciso riferimento o legittimo dubbio, e lo hanno fatto in maniera sistematica ed indiscriminata cercando qualcosa che avrebbe potuto essere un “dato sensibile” con cui inchiodare qualche indisciplinato. Alla stessa stregua di quello che hanno fatto il giorno prima ed anche nei giorni successivi gli operatori ecologici.
Se tutto ciò non ha costituito violazione della privacy, abbandono di rifiuto ed interruzione di pubblico servizio diteci voi cos’è. Il risultato finale è che da venerdì sera (01 marzo) ad oggi (o6 marzo) sacchi di spazzatura sono ancora abbandonati sui marciapiedi. Via Sonzini (zona palazzo Vallone) è uno dei tanti esempi di cui posso personalmente essere testimone.
Dopo anni che predichiamo di fototrappole mobili anche all’interno della città ci offrono come alternativa questa tragicomica commedia. Un Sindaco ed una Dirigente che vanno alla scoperta di cosa abbiano mangiato i cittadini, di quali signore o signorine abbiano avuto il ciclo mestruale in quei giorno o di quanti profilattici e di quale marca siano stati consumati in settimana.
Bisogna poi aggiungere che l’Avviso o Ordinanza (non ricordo bene) del Sindaco, affermava che se il conferimento della spazzatura non fosse conforme al piano raccolta non sarebbe stato ritirato (chi e dove avrà letto che lui possa conferire il diritto di non far ritirare la spazzatura dalla strada non si sa) e che l’utente (cioè l’incivile che non è stato individuato?) ha il dovere di riportarlo nella propria casa oppure oppure il giorno successivo l’Amministrazione avrebbe fatto provvedere al ritiro (campa bicicletta mia) facendo gravare il costo sul cittadino indisciplinato.
Su quale cittadino Sindaco? Uno qualsiasi? Infatti come si doveva dimostrare la spazzatura è rimasta nei sacchi aperti in balia dei randagi sui marciapiedi per interi giorni senza che nessuno si preoccupasse di ritirarla. Mica son fessi quelli della Monteco, gli offrono un piatto bello, pronto e servito e si pretende che vadano a farsi la spesa?
Il sottoscritto, stanco di questo andazzo, di queste vessazioni e di tutto questo autoritarismo fuori luogo e fuori posto si è recato pressi gli uffici competenti per chiedere (visto che i sacchi sono ancora lì ammassati) agli Uffici comunali competenti a chi spettasse il compito di controllare se nei giorni successivi all’abbandono della spazzatura, come da disposizione sindacale, la spazzatura fosse stata ritirata o fatta ritirare.
La risposta è stata :”Compete alla Polizia Municipale ed alla Monteco”. Chiaro che nessuno dei due ha fatto il proprio dovere e allora? Sindaco che fa il forte coi deboli (che son pure coloro che pagano tutta la giostra) e il debole coi forti?
Come se non bastasse il tutto ora arriva anche la barzelletta della busta trasparente per l’indifferenziata. Siete proprio convinti che la cosa sia legale e/o che servirà veramente a qualcosa? Così fosse ben venga ma credo siate voi i primi, Sindaco ed Assessore, a sapere che state solo giocando a guardia e ladri.
State vessando sempre più i cittadini arrampicandovi sugli specchi. Nell’incapacità, (almeno fin a quando continuerete solo a giocare a guardie e ladri) di beccare il maleducato, l’imbecille, lo zozzone state portando all’esasperazione i cittadini. Principalmente quelli che hanno permesso a questa città di superare il 60% di raccolta differenziata e che pagano.
Esiste un solo metodo sicuro per risolvere il problema e sono come già detto le fototrappole. Invece di non ritirare i sacchi della spazzatura basterebbe piazzarle di volta in volta nelle zone in cui gli operatori ecologici notano il verificarsi, la ripetitività di un determinato fenomeno. Non sarà mai l’abbandono della spazzatura per strada che potrà risolvere il problema (farà felice solo la Monteco questa decisione), come pure è quasi inimmaginabile che Polizia Municipale e Monteco andranno quotidianamente in giro per scoprire chi non ha riportato in casa il sacco della spazzatura senza sapere peraltro con certezza neanche chi avrebbe dovuto riportarselo.
Si pretende dal cittadino che paghi (e quanto paga), che osservi di tutto e di più, che usi sacchetti diversamente colorati per ogni tipo di rifiuto (penso ai daltonici), che deponga i sacchetti in appositi contenitori (che nei giorni di forte vento se li porta via) in cambio di cosa? Di tutti questi disservizi?
Ho chiesto ad alcuni amministratori su chi grava il costo della compostiera domestica. Mi è stato risposto: “dobbiamo ancora decidere”. Ho chiesto su chi grava il costo dei sacchetti. Mi è stato risposto: “Ancora dobbiamo decidere”. Ho chiesto su chi grava il costo dei contenitori, mi è stato risposto :”Ancora dobbiamo decidere”. Ma avete deciso soltanto quanto caricare la nostra bolletta?
L’Assessore all’Ambiente Dettù ha scritto che “il cittadino deve aver rispetto della sua intelligenza”. Io ho la convinzione che quel rispetto ce l’abbia ma ho anche la precisa sensazione che ne abbia molto meno su quella di alcuni amministratori. Ha poi aggiunto (questa volta non eravamo noi l’obiettivo, magari lo farà oggi) “che è più semplice riempire uno spazio di giornale con un titolo ad effetto piuttosto che chiarire cosa si è realmente fatto in Consiglio comunale. Il lavoro passato e presente e le prospettive future sulla formulazione della TARI”. Poi ha concluso tironfale ” Ecco! Noi siamo quel “piuttosto”.
Assessore Dettù se quel “piuttosto” e tutto quel lavoro passato e presente ha prodotto questi risultati, con tutto il rispetto, sarebbe stato assai meglio che foste rimasti fermi, anzi immobili. Vada in giro per le strade, mi dicono lo faccia assai raramente, parli con la gente. Riuscirà in questo modo almeno ad avere un termometro assai più vicino al vero “sentiment” della gente nei vostri confronti e nei suoi più in particolare.