Affermano che “trattasi palesemente di interesse privato in atto di ufficio perseguibile giudizialmente”
Si ritorna a parlare del PIRU ed in particolare dei lavori di restauro dell’ ex Convento di S. Chiara. Al centro dello scontro politico la presenza tra i due progettisti del coniuge dell’assessore Vantaggiato. Per maggiore correttezza espositiva ed informativa sarebbe meglio dire che nel dibattimento politico non vi è tanto la partecipazione dell’ing. Memmi in veste di progettista che risale ai tempi del 2010, quanto il compenso economico dei due tecnici. Al solo fine riepilogativo ed informativo sintetizzo estremamente i fatti. Il compenso ai due tecnici Marcello Memmi e Luigi Coroneo era stato fissato in 20.000 euro. In fase di approvazione del progetto da parte dell’ allora Giunta Coluccia, dai documenti contabili, si evince che oltre alla progettazione tecnica nella documentazione complessiva presente tra gli allegati al progetto vi era anche il coordinamento della sicurezza in fase progettuale. Nel 2013 la Giunta Montagna su indirizzo e direttive della Regione approva la rideterminazione del progetto PIRU rielaborato dalla Direzione Urbanistica ed Assetto del Territorio nel quale il progetto relativo alla ristrutturazione di S. Chiara appare come esecutivo. Alla votazione partecipa anche l’assessore Vantaggiato. Successivamente, nel 2015, dalla Direzione dei LL.PP viene pubblicata una determina in cui le competenze dei due tecnici lievitano di ulteriori 25.000 euro, oltre ai 20.000 iniziali, giustificandoli con un lavoro da parte dei tecnici per l’elaborazione del piano di coordinamento della sicurezza in fase progettuale.
Questo è sinteticamente un riepilogo dei fatti come ricavato dai documenti pubblici. A seguire pubblichiamo una nota stampa nella sua versione integrale, data la delicatezza dell’argomento, inviata da parte del gruppo degli “8” rappresentativi dell’area di opposizione alla Giunta Montagna.
“Dopo un lungo periodo, che parte sin dal 2010 con il Commissario Straordinario, ed un articolato e tribolato percorso che ha interessato ben 4 amministrazioni il progetto di recupero parziale dell’ ex convento di Santa CHIARA da destinare A CENTRO POLIVALENTE DI AMBITO PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA e’ giunto a CONCLUSIONE con il finanziamento ,quasi integrale, della regione puglia NELL’AMBITO DEI PROGRAMMA INTEGRATO DI RIGENERAZIONE URBANA ( PIRU ) a valere sui fondi PO FESR 2007-2013.
Tutto sembrava liscio e tranquillo da iniziare a mettere in essere gli atti per la predisposizione del Bando di gara per l’appalto dei lavori. Ed invece no. La grave arroganza e eccessiva supponenza dell’Amministrazione Montagna che pure con tanto zelo si è prodigata per raggiungere l’obbiettivo della realizzazione del bel progetto sociale ora rischia di essere ritardato enormemente per delle irregolarità che sono contenute negli atti, sino ad oggi posti in essere dall’amministrazione Montagna.
Nella determina della direzione lavori pubblici – servizio 1 n.98 del 26. 01.2015 propedeutica all’avvio delle procedure di gara, si conferma il compenso di € 20.000,00 ai due progettisti incaricati, si approva l’aggiornamento dei prezzi ora trasmessi dai professionisti e si determina il nuovo quadro economico. Le contraddizioni contenute nell’ atto sono tante e tali che risaltano con grande evidenza e limpidezza. Si parla di conferma di spese progettuali esecutive pari a €. 20.000,00, ma si aggiungono delle spese per il coordinamento della sicurezza in fase progettuale di €. 25.000.00 per un totale complessivo di € 57.096,00; si integra di modo e di fatto l ‘incarico della precedente determina n.15 del 2010 e non si indica come e quando sia stato conferito ulteriore incarico formale a due professionisti i quali oltretutto avevano già prodotto come si evince dalla delibera n.253 del 1° luglio 2011 il piano di coordinamento della sicurezza.
Negli atti di approvazione della progettazione, DELIBERA DI GIUNTA MUNICIPALE N.266 del 23.07.2013 – approvazione rimodulazione PIRU con relativi progetti, piani finanziari,quadri economici- e successiva delibera consiliare n.41 del 31.10.2013,dopo la validazione della regione e nella DELIBERA GIUNTA MUNICIPALE N.345 DEL 25.09.214 -adozione definitiva della schema di programma triennale di opere pubbliche (2014 2015 2016) dove è inserita l’opera del progetto del l’ ex Convento di S. chiara con conferma di delibera del Consiglio Comunale N.22/2014, EMERGE E RISALTA con grande meraviglia e stupore il CONFLITTO D’ INTERESSI in cui è incorsa L’ASSESSORE DANIELA VANTAGGIATO che ha partecipato alle riunioni ed ha votato gli atti di approvazione del progetto per la realizzazione del centro polivalente nell’ex convento di S.Chiara essendo tuttora coniuge dell’ ing. MARCELLO MEMMI uno dei due tecnici progettisti dell’opera.
Comportamento assolutamente non corretto né lecito nè legale. Si violano le norme più elementari e trasparenti di buona e corretta gestione del bene comune. Trattasi palesemente di un interesse privato in atti d’ufficio perseguibile giudizialmente. A maggior ragione allorquando l’aumento delle competenze professionali avvengono in modo poco chiaro e addirittura con atti mancanti o inesistenti.
Con la stessa audacia ed arroganza si procederà ad affidare l’incarico di direzione tecnica dei lavori congiuntamente ai due professionisti o ad uno solo dei due? Oppure si procederà senza avviso pubblico e senza valutazione comparativa con altri tecnici, richiamandosi magari a disposizioni legislative che potrebbero consentirlo?
SINDACO MONTAGNA è proprio vero che la SUA è l’Amministrazione della LEGALITA’ E DELLA TRASPARENZA NELLA GESTIONE DEL BENE COMUNE DELLA COSA PUBBLICA!!!!!!!!!!!. HA una concezione del tutto PRIVATA E PESONALE del significato che tali termini esprimono realmente e concretamente, ed è per questo motivo che deve dimettersi per permettere il ripristino di tali valori a Galatina”.