Il Sedile

Ritardi poste Italiane richiesta di rimborso

Secondo una stima di AssoConsum nel 50% dei casi non sono rispettate le tempistiche previste dalla Carta dei servizi di Poste Italiane. Ecco cosa fare.

Cronaca/ di AssoConsum Lecce

Spesso ci si lamenta dei cattivi disservizi ai quali enti pubblici e privati ci hanno abituati, disservizi tra i quali possiamo annoverare, senza rischio di smentita, quelli legati ai servizi postali: una lettera o una cartolina spedite e mai arrivate a destinazione o mai ricevute o peggio ancora,  ricevute di ritorno mai “ritornate”.

Ebbene, talvolta i danni causati da un disservizio postale di questo tipo può fare innervosire senza però creare particolari danni né al mittente e tantomeno al destinatario come può, al contrario, provocare non pochi danni su entrambe le parti coinvolte ( si pensi ad una domanda di partecipazione ad una selezione arrivata in ritardo o la domanda di partecipazione ad una gara di appalto).

Fino a qualche anno fa la normativa prevedeva come unico risarcimento riconosciuto il solo rimborso delle spese di spedizione e questo fino a quando  due note sentenze della Corte Costituzionale (n. 254/2002 e la recente 11.2.2011 n. 46) hanno definitivamente superato quell’aura di «irresponsabilita’», che permeava il regime legislativo previgente, allo stato definitivamente superato, pervenendo a significative affermazioni di responsabilità in capo agli addetti al recapito per ritardi e/o omissioni nel recapito della corrispondenza.

A tale proposito, secondo una stima di Asso-Consum, nel 50% dei casi le raccomandate non rispettano le tempistiche della Carta dei Servizi di Poste Italiane (tre giorni, escluso quello di spedizione per le raccomandate semplici e un giorno per le raccomandate1).

In questi casi il minimo che si possa fare è richiedere un rimborso alle poste per il danno arrecato a causa del disservizio, rimborso che avrà valenza diversa a seconda del servizio utilizzato per la spedizione come ad esempio le raccomandate a/r oppure la posta celere.

A tal proposito, l’Asso-Consum prevede di avviare un’azione sui ritardi delle raccomandate A/R, (come detto tre giorni, escluso quello di spedizione per le raccomandate semplici e un giorno per le raccomandate 1) alla quale è possibile accedere mediante il preliminare invio di un reclamo a Poste Italiane (autonomamente utilizzando la modulistica disponibile sul sito di Poste italiane o tramite la sede locale dell’Associazione).

Se dopo 30 giorni Poste non risponderà al reclamo o risponderà in maniera non soddisfacente, per mezzo dell’Associazione si potrà presentare una domanda di conciliazione paritetica che permetterà al cittadino di vedersi riconosciuto l’eventuale danno da ritardo.

Difatti una volta accettata la domanda, viene istituita una Commissione composta da un Conciliatore delle Poste Italiane e da un Conciliatore delle Associazioni dei Consumatori che, sulla base della documentazione prova a formulare un’ipotesi di accordo che verrà sottoposta al Cliente. Se questi accetta, l’accordo verrà sottoscritto e varrà come atto transattivo, inappellabile e vincolante fra le parti.

In caso contrario verrà redatto un verbale di mancato accordo che lascerà libere le parti di adire le vie legali.

Per ulteriori informazioni si può contattare la sede locale dell’associazione al seguente indirizzo:  assoconsum.lecce@gmail.com

 

 

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