Il Sedile

S. Caterina Novella: “Non si salva la faccia con un Consiglio Comunale tardivo”

Per il PSI di Galatina un Consiglio comunale concluso senza l’adozione di alcun deliberato alimenta ancor più i sospetti sul sindaco Amante.

Cronaca/Politica/ di PSI sezione di Galatina

Il piano regionale di riordino ospedaliero che prevede la chiusura dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, avrebbe imposto già da tempo la formazione di un fronte comune che mettesse insieme cittadini, classe dirigente in maniera trasversale, associazioni, sindacati di categoria e Sindaci del nostro comprensorio.

Da tempo in qualità di forza politica di minoranza, abbiamo cercato di spronare il Sindaco Amante a farsi carico di questo onere soprattutto perché tra le sue prerogative c’è quella di rappresentare la massima autorità sanitaria locale e proprio per questo da lui i cittadini si sarebbero aspettati degli interventi politici incisivi tesi a salvaguardare un ospedale che per struttura, posizione geografica e bacino d’utenza meriterebbe un’altra sorte.

Da decenni infatti, oltre che essere un punto di riferimento per tutto il territorio a livello sanitario, l’ospedale Santa Caterina Novella rappresenta anche una risorsa economica imprescindibile per la nostra economia locale e proprio per questo è responsabilità di tutti noi evitare in ogni modo la sua chiusura o un suo drastico ridimensionamento.

La tardiva manovra di affrontare nel consiglio comunale del 26 Luglio questo tema spinoso, quando ormai le delibere della giunta regionale e dei vertici dell’ASL ribadiscono la chiusura del nosocomio galatinese dopo che sarà completata la realizzazione dell’ospedale che sorgerà tra Maglie e Melpignano, ci sembra quasi un tentativo da parte del Sindaco di salvarsi la faccia dopo mesi di silenzi ed indifferenza, proprio mentre in regione veniva ridimensionato il nostro diritto alla salute.

Non vogliamo pensare che il Sindaco Amante abbia le mani legale dal Presidente Michele Emiliano, il cui sostegno politico è stato determinante per la sua elezione alla carica di primo cittadino.

Tuttavia l’ultimo consiglio comunale non ha contribuito a chiarire questa preoccupazione ed al contrario ha alimentato ulteriori dubbi sulle reali prospettive del nostro ospedale e sulla concreta volontà da parte di questa amministrazione di porsi in contrasto con le decisioni della Giunta Emiliano.

Questo sospetto è confermato dalla insolita circostanza per cui il consiglio comunale appena trascorso sia terminato senza l’adozione di alcun deliberato che sancisse una qualche forma di accordo trasversale tra tutte le forze politiche, finalizzato ad esperire una serie di azioni come ricorsi, modifiche e proposte che possano salvare il salvabile, come giustamente suggerito dal Presidente della Provincia Antonio Gabellone.

Peggio ancora il Direttore Generale dell’ASL Lecce, Ottavio Narracci, non ha saputo chiarire le contraddizioni degli atti regionali in cui da un lato, con la delibera di giunta regionale del 28 Giugno 2018, viene sostenuto che il mantenimento del punto nascite a Galatina scongiurerà la chiusura del Santa Caterina Novella e dall’altro nella delibera dirigenziale che porta la sua firma, la n.1560 del 2 Luglio 2018, viene ribadita la chiusura del nostro nosocomio dopo che sarà stato realizzato l’ospedale del sud Salento.

Ora però la palla passa a Marcello Amante che dovrà farsi carico della responsabilità di  gestire l’organizzazione di un fronte che possa incidere sulle sorti future del nostro ospedale, dimostrando a tutti che il consiglio comunale appena concluso non sia stato solo un’inutile evento di facciata ma soprattutto dimostrando di essere una persona realmente libera da qualsiasi condizionamento politico.

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