De Pascalis: ” Stop allo scempio ai danni del nostro Ospedale. Ho dato mandato ai miei legali di presentare ricorso”.
Galatina – Il 10 agosto abbiamo acceso una stella per l’ospedale di Galatina, una luce di speranza resa più viva dal parere dei miei legali che hanno ravvisato gli estremi per ricorso con le delibere dello scempio che si è compiuto su Galatina con il pieno consenso dell’amministrazione in carica e del Pd.
Sottolineo questo aspetto non per semplice strumentalizzazione politica, ma per ribadire che noi cittadini ci ricorderemo bene dei danni procurati alla città da chi oggi è al governo a Palazzo Orsini, senza dimenticare che la responsabilità prima è della Regione. Sono sempre stato convinto che sull’ospedale di Galatina non sia ancora scritta l’ultima parola e i miei legali, a cui ho dato mandato per procedere nella presentazione del ricorso, mi hanno dato conforto nella misura in cui hanno ravvisato una palese violazione delle previsioni di legge e in particolare del Dm 70.
Io la mia parte la farò sino in fondo sostenendo tutte le spese legali che comporterà questa battaglia giudiziaria, ma mi auguro di avere accanto a me tanti cittadini decisi a non subire ancora. Ci hanno tolto tutto e ora vogliono toglierci anche l’ospedale: non dobbiamo permetterlo.
Ieri sera, all’Hotel Hermitage di Galatina, si è tenuto il primo incontro scaturito dalla volontà di far sentire la nostra voce. Ho ascoltato gli interventi degli operatori sanitari presenti che hanno confermato come l’ospedale “Santa Caterina Novella” avesse i numeri e una struttura funzionale per offrire servizi di qualità. Siamo stanchi delle parole al vento e di promesse: il punto nascita non basta al funzionamento dell’ospedale e, soprattutto, il pronto soccorso non può rimanere aperto senza i reparti di supporto.
Abbiamo concordato di incontrarci nuovamente il 30 agosto per decidere quale tipo di azioni mettere in campo per sensibilizzare i cittadini di Galatina e dei comuni limitrofi, ma intanto i legali sono già al lavoro. I politici se ne facciano una ragione: parliamo del diritto alla salute e le loro convenienze di consenso devono chiuderle in un cassetto.