Rappresenta il costo del prodotto ed è stato alla base di un contenzioso tra CSA e Comune che ha avuto come risultato il sabotaggio del servizio

disinfestazione1Cronaca/ di Redazione

Abbiamo finalmente capito con la determina del Dirigente dei LL.PP. n.1167 del 5 agosto il perchè quest’anno la disinfestazione contro mosche, zanzare blatte etc è stata fatta il 10 agosto.  Tutti a chiederci sino a quel giorno: “ma perchè quest’anno , oltretutto particolarmente caldo, non vien fatta la disinfestazione?”.  Silenzio. Poi incredibilmente il 10 di Agosto la cittadinanza veniva avvisata che dalla mezzanotte, guardando il cielo, unitamente alla caduta del pulviscolo stellare si sarebbe potuto anche ammirare, sapientemente miscellato, anche quella del disinfestante ammazza mosche e zanzare. 

Tralasciamo quale valore e significato possa avere mai una disinfestazione fatta ad agosto avanzato, magari ce lo spiegherà qualcuno degli illustri medici che siedono sugli scranni di Palazzo Orsini, e leggendo le carte cerchiamo di capire come e perchè possano verificarsi queste assurdità.

Il tutto nasce da una disputa che ha come oggetto 7.125 euro. Avete capito benissimo, la disinfestazione non si è fatta nei tempi dovuti per un contenzioso instauratosi tra la CSA ed il Comune di Galatina ( ma potremmo anche dire tra il Comune contro se stesso visto che è socio di maggioranza) avente per oggetto a chi toccasse pagare i 7.125 euro del disinfestante del 2013.

Bisogna, però, sapere che oltre al contratto del servizio di raccolta e smaltimente dei RSU, la CSA ha con il Comune di Galatina un altro contratto per lo svolgimento di alcuni servizi aggiuntivi, tra cui, appunto, quello della disinfestazione, per complessivi € 50.000,00, IVA compresa, coperti dal Comune di Galatina con apposita voce di bilancio.

Nel 2013 la CSA ha svolto come da contratto il servizio di disinfestazione ma a fornire, non si capisce il perchè, il prodotto disinfestante è stato il Comune che lo ha comprato pagandolo 7.125 euro e consegnato alla CSA. Nel 2013 la CSA ha fatturato il proprio servizio chiedendo il pagamento di tutti i 50.000 euro. Il Comune prima di procedere al pagamento ha chiesto una nota di accredito dell’equivalente del costo del disinfestante e qui è nato il contenzioso.

Un pò come avviene in alcuni filmati di Paperissima : ” lo devi pagare tu – no le devi pagare tu – ho detto che lo devi pagare tu, none tu-  e io non ti disinfesto più”. Così questa storiella è andata avanti dal 2013 al 2015 senza che fosse adottato alcun provvedimento definitivo. L’Amministrazione Comunale si è trincerata dietro la convinzione di “non dover corrispondere a quest’ultima ( CSA) le risorse necessarie all’acquisto dei prodotti utili all’esecuzione di tali attività, in forza delle previsioni contrattuali in essere, secondo le quali, in ossequio alla previsione di cui all’art. 1655 c.c., il servizio deve essere svolto dal soggetto affidatario con la propria organizzazione dei mezzi necessari” e dall’altra la CSA a far muro minacciando di non effettuare più il servizio.

Certo che un altro amministratore con delega all’Ambiente ed alle Società partecipate, che non fosse l’attuale, avrebbe sicuramente risolto la vicenda appena nata. Avrebbe ad esempio chiamato il presidente della CSA, lo avrebbe seduto al tavolo e gli avrebbe fatto un bel discorsetto: “Caro mio – gli avrebbe detto – sono tante e tali le inadempienze contrattuali della Società  che ti abbiamo mandato a presiedere, che se dovessimo cominciare ad applicare una sanzione per ogni omissione staresti ogni giorno in banca a pagare multe. Quindi finiscila con ste moine e vai a far fare la disinfestazione”.

Natrualmente tutto ciò se l’amministratore fosse stato un’altro.

Per porre fine a questa sceneggiata, cosa si è pensato invece di fare? Si è fatta un’altra Determina, la n. 1164 del 4 agosto della Direzione dei LL.PP, in cui si afferma che “stante l’urgenza di provvedere alla disinfezione ed alla disinfestazione da operarsi sul territorio del Comune di Galatina e delle Frazioni, nel quale, anche a causa del perdurare delle elevate temperature, vi è un’eccessiva presenza e proliferazione di zanzare, blatte, formiche ed altri insetti;  – che tale situazione è idonea ad avere ricadute negative sul piano igienico, sanitario, ambientale nonché sulla salute dei cittadini e, quindi, impone un celere intervento“. Finalmente il 4 di agosto si accorgono che la situazione è degenerativa e pericolosa.

Viene pertanto avviata una procedura di gara poichè ” nell’inerzia dell’attuale gestore dei servizi in oggetto è necessario garantire l’esecuzione degli stessi, ricorrendo ad un apposito affidamento, per il periodo strettamente necessario a fronteggiare l’urgenza“.

Tramite ricorso al Mercato Elettronico l’Amministrazione Comunale ha proceduto all’individuazione di un’azienda, di cui al momento non è dato di conoscere ancora chi sia stata, per il Servizio di Disinfestazione del territorio comunale per il periodo Agosto-Settembre 2015, per un importo contrattuale di € 12.000,00, oltre IVA 22% pari ad € 1.200,00 e così per complessivi € 13.200,00. 

Alla CSA, nel frangente è stata messa in liquidazione la fattura del 2013 per l’importo di 42.875 euro circa a fronte degli originari 50.000. Forse avremo un altro contenzioso giuridico ma cosa volete che sia se ai 2.000.000 di euro di contenzioso già in corso con la CSA debbano aggiungersi altri 7.125?