Il Sedile

Sabato 15 luglio, a Caprarica Donpasta con “Food sound system” per “Crita – Festival delle arti”.

Eventi/di Cooperativa Ventinovenove

È il cibo, nella sua accezione culturale, il tema che apre la sesta edizione di “Crita – Festival delle arti”, rassegna dedicata al teatro, alla musica e alla danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.

Le prime due date in cartellone sono in programma a Caprarica di Lecce, sabato 15 e domenica 16 luglio, nell’ambito della manifestazione “Corti in Tavola. Passeggiata Enogastronomica”. 

Sabato 15, alle 21, in piazza Vittoria a Caprarica di Lecce (ingresso gratuito), la serata inizia con il giornalista ed esperto di gastronomia e di produzioni agroalimentari meridionali Massimo Vaglio che presenta il suo libro “Etnoantropologia gastronomica sallentina. La quintessenza della dieta mediterranea”, edito da Coop. Espera. Un’antologia che raccoglie racconti e ricette ma è anche uno spaccato della cultura e della gastronomia salentina. A seguire, sale sul palco allestito in piazza Vittoria, Daniele de Michele in arte Donpasta, dj, economista e appassionato di gastronomia per il suo showcooking dal titolo “Food Sound System”, progetto multisensoriale, tratto dal suo primo libro, in cui si mescolano cucina popolare italiana, musica, racconto popolare. La musica dal vivo di Valerio Daniele, chitarrista virtuoso come pochi, suona verso i fornelli e i fornelli la ripagano della stessa “moneta”. 

Domenica 16 luglio, alle 20.30, in largo Monumento dei caduti, va in scena la nuova produzione targata Ventinovenove “Cuochi pentole e fornelli”, con la regia di Mary Negro e Gabriele Polimeno (ingresso gratuito). Uno spettacolo dedicato ai più piccoli che racconta la storia di una regina che ha al suo servizio la miglior chef del regno: le prepara tante prelibatezze, ogni giorno dell’anno una ricetta diversa dall’altra. Ma che succede se la perde? Alla regina non resta che affidarsi all’idea del sui fidato consigliere e indice una gara di cuochi provenienti da tutte le parti del mondo, ognuno con la propria personalità e un asso nella manica. Riusciranno a trovare chi sostituirà l’amata e perduta chef? “Cuochi pentole e fornelli” è un pretesto per narrare il cibo, quello della dieta mediterranea, del mangiare sano oppure no, il tutto condito da esilaranti battute e colpi di scena.

Il festival prosegue per tutta l’estate e farà tappa a Collepasso, Cutrofiano, Cursi, Erchie, Galatone e Specchia. Tanti gli ospiti che si alterneranno sui palcoscenici allestiti nei comuni della provincia di Lecce anche Mario Perrotta, Antonello Taurino, Luciano Trombetta, Sara Bevilacqua, Miro Durante, Giorgio Distante e altri.

Tra i temi trattati le relazioni familiari: Mario Perrotta affronta il rapporto padre-figli, Sara Bevilacqua quello fra madre e figlio, Antonello Taurino sviscera il legame in due direzioni, padre-figlio e figlio-padre, mentre Luciano Trombetta quello tra moglie -marito. Centrale anche il tema dell’identità con Donpasta che lo osserva attraverso il cibo mentre Miro attraverso la memoria. In programma anche le produzioni di Ventinovenove: “Lumie”, una ripresa dello spettacolo bloccato dalla pandemia e i nuovi “Cuochi pentole e fornelli”, per i più piccoli, e “Du feiss” su identità e legalità.

Il claim che accompagna il cartellone di quest’anno invece è “Per Grazia Ricevuta”, che spiegano così gli organizzatori: “Siamo giunti alla sesta edizione della rassegna senza mai fermarci, nemmeno negli anni difficili della pandemia. In qualche modo ci sentiamo miracolati nonostante le incertezze e le difficoltà oggettive. Così abbiamo fatto voto: di conservare la bellezza, la grazia della gioia dell’incontro attorno al fuoco dell’arte”.

Un ex voto, simbolo dell’edizione 2023, realizzato da Laboarti di Cutrofiano verrà consegnato in regalo a tutti gli ospiti. 

“Crita – Festival delle arti” è una rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.

Crita – Festival delle arti è ideato e diretto da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove e il patrocinio della Legacoop Puglia. Partner della manifestazione: Comune di Collepasso, Comune di Cursi, Comune di Cutrofiano, Comune di Galatone, Comune di Specchia, Jata Aps  e Petra Odv.

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