Prosegue a distanza il vivace, ironico e punzenchiante attacco politico del vicesegretario regionale del PD all’assessore Forte su TAP ed Ambiente.
Politica/Galatina/ di Sandra Antonica
Il decadentismo è una corrente letteraria tra le più affascinanti e un tratto dell’anima di certe stagioni della vita in cui si imparano molte cose tra cui chiedere scusa con umiltà.
Roberta Forte, per sua sfortuna, ignora tutto questo. Le consiglierei, se non fosse avvezza a fraintendere, a prendere in considerazione quello che dice una nostra cara e comune amica: “Non è importante la caduta, ma l’atterraggio”. Inoltre penso che si cade se si è dritte e in piedi, mentre è difficile da una seduta inchiodata.
Per tornare alla Politica, la tranquillizzerei essendo certa che ad ogni livello del mio Partito c’è sempre qualcuno disponibile alle battaglie ambientali che però abbiano senso e non siano piegate a logiche di opportunismo politico o di necessità di visibilità in vista delle campagne elettorali.
La posizione di netta contrarietà al gasdotto a Melendugno è chiara e palese e se la segretaria provinciale del PRC non è informata è, evidentemente, un suo problema.
Rispetto a Colacem, che artatamente la Vicesindaca cita, vorrei sottolineare che da Sindaco della Città (ma questo appartiene alla Preistoria) ho avuto rapporti di sincera collaborazione in alcune occasioni, perché parliamo di una realtà produttiva che insiste sul territorio di Galatina tra le più importanti di Europa, e in altre netti contrasti nell’interesse esclusivo della città.
Vorrei ricordale, là dove occorresse, che quando lei era silente (cioè prima di “sedere” nella mia Giunta pur essendo arrivata solo terza nella sua lista) la Giunta Provinciale della quale io facevo parte impediva a Colacem di bruciare il CDR. Quella decisione fu presa e mai più rimessa in discussione. In assenza di dati certi che l’ARPA per mancanza di mezzi non poteva e, forse, non può ancora offrire ci si preoccupava per l’intera collettività provinciale.
Questi i fatti, il resto sono chiacchiere e, nel suo caso, senza distintivo. Tuttavia può stare serena! Nella battaglia contro TAP non sarà una solitaria eroina, anche se ne sono sicura le piacerebbe, ma avrà accanto tutto il PD e nell’attesa che risolva il dubbio amletico di quale scarpetta indossare, se quella del governo e quella dell’opposizione (a se stessa) e aspettando che impari a non scaricare su sempre più frequenti malcapitati collaboratori le proprie responsabilità, nessuno le usurperà mai il tanto agognato ruolo di prima donna galatinese.
Con immutato affetto
Sandra Antonica