Il Sedile

Sanitaservice: difendere il lavoro si, i fannulloni no.

Chi cucina le verdurine in ufficio, chi timbra e sparisce dal lavoro, tanti esposti denunciano disservizi ed assenteismo

Cronaca/Lecce/ di Redazione

Mentre si prende atto di una nota del consigliere regionale PDL/FI Erio Congedo in cui afferma che :” Non possono essere ignorate le legittime istanze di lavoratori e sindacati in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali ed a trattamenti economici dignitosi dei lavoratori della Sanitaservice, pertanto raccomandiamo all’Assessore Pentassuglia  che le scelte del Governo regionale su Sanitaservice Lecce non prescindano da almeno due obiettivi: 1) la salvaguardia di tutti i posti lavoro, e quindi anche degli addetti al supporto Amministrativo e Informatico della ASL/LE; 2) contratti che garantiscano retribuzioni non al di sotto delle condizioni di sopravvivenza”.

Senza voler fare di tutte le erbe un fascio bisogna però rivolgere un occhio particolare principlamente agli ammalati ed ai doveri degli operatori del settore verso di essi nel fornire loro un servizio dignitoso.

Non sempre è così ed a  fornire un esempio scandaloso sono proprio alcuni dipendenti della Sanitaservice da cui ci auguriamo sindacati, politic e colleghi prendano pubblicamente le distanze.

Il tutto è partito da una segnalazione per una scena degna dei migliori film cult di Totò.  L’11 luglio scorso, infatti, alle tre del pomeriggio, giunge una segnalazione anonima alla direzione amministrative su quanto stava accadendo nella sede del centralino di via Miglietta, praticamente di fronte agli uffici della direzione generale. Sembrava uno scherzo ma quando il direttore amministrativo Antonio Vigna si è recato sul posto in realtà era tutto vero.

Dei tre centralinisti in servizio, due non erano a lavoro seppur dal registro presenze risultavano in servizio, la terza, invece, si era portata le verdurine da casa e le stava cucinado per prepararsi la cena.

Inevitabile l’avvio del procedimento disciplinare per tutti e tre, che dovranno fornire, dunque, adeguate spiegazioni e rischiano anche una sospensione dal servizio.

La Sanitaservice ha prestato più volte il fianco a problemi di cronaca connessi alla sua gestione. L’azienda è il braccio operativo dell’Asl deputato alla gestione dei servizi di pulizia, ausiliariato e informatico. Dopo le internalizzazioni oltre alla vertenza legata al mancato passaggio dei lavoratori part time in full time, continuano a rimanere i problemi organizzativi del servizio soprattutto in periferia. Il caso dei tre centralinisti sotto gli occhi della direzione amministrativa è solo la punta dell’iceberg ma i procedimenti disciplinari avviati sono diversi, come diversi sono gli esposti anonimi in cui si denunciano disservizi e assenteismo diffuso naturalmente sempre da verificare caso per caso. Sarebbe bene, però, che politica e sindacati si occupassero attentamente anche di queste problematiche isolando i fannulloni e tutti coloro che sono capaci sempre e solo di chiedere senza mai capire che oltre ai diritti esistono anche i doveri.

 

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