Il Sedile

Sarà l’Avvocatura comunale a difendere il Comune nel ricorso TAR di PMItalia contro il piano tariffario Tari.

Il sindaco Amante ha conferito l’incarico. 

Cronaca/ di Redazione

Galatina – Sarà l’Avvocatura comunale con gli avvocati Pasanisi e Capodacqua a rappresentare e difendere le ragioni del Comune di Galatina nel giudizio davanti al TAR di Lecce promosso  dalle Associazioni datoriali PMI, Fai, Laica ed MMS di Francesco Martines e Stefano Serafini.

Lo ha deciso il sindaco Amante conferendo, con proprio mandato, l’incarico alle due professioniste facenti parte dell’Avvocatura Comunale.

Il ricorso, presentato dalle associazioni di categoria imprenditoriale, ha per oggetto la richiesta di annullamento previa sospensione di efficacia della delibera del Commissario Straordinario Aprea con la quale era stato approvato il Piano Finanziario sui rifiuti e sui servizi TARI e la deliberazione di approvazione del Piano Tariffario Tari del 2017.

In particolare le Associazioni di categoria contestano la ripartizione effettuata tra le diverse utenze dell’importo della TARI che ha previsto  il 51% a carico delle utenze domestiche ed il 49% per quelle professionali ed imprenditoriali.

Secondo le stime effettuate dalle Associazioni, basate sui parametri stabiliti dalle leggi in materia, la percentuale a carico delle utenze non domestiche non dovrebbe superare il  30% in quanto la quantità di rifiuti effettivamente prodotta da dette categorie, che poi determina il costo variabile del servizio, rappresenterebbe il 25% del totale.

Sarà compito ora del TAR stabilire da quale parte stia la ragione. Una decisione assai impegnativa per gli sviluppi sull’intera vicenda TARI. Bisogna, infatti, tener presente che il ricorso è riferito ad un arco temporale limitato ossia al solo 2017 essendo per gli anni precedenti scaduti i termini per impugnarli.

Non sono scaduti invece i termini per quelli davanti la Commissione Tributaria Provinciale presso la quale possono essere impugnati i provvedimenti prodotti negli ultimi cinque anni. Si capisce pertanto come una decisione favorevole del TAR per i ricorrenti rappresenterebbe anche per la Commissione tributaria se non un iter quasi obbligato sicuramente un indirizzo da seguire.

 

Exit mobile version