Rubriche/di Coldiretti Puglia
Mancano pochi giorni alla presentazione delle domande per gli aiuti alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti, mentre cresce l’appeal del Vigneto Puglia.
Aumenta del 6,3% il valore fondiario proprio quando i fenomeni inflazionistici rilanciano la terra come bene rifugio, in uno scenario in cui i conflitti hanno accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale.
A darne notizia è Coldiretti Puglia, dopo la pubblicazione da parte di Agea delle istruzioni relative alla richiesta di intervento per la campagna 2024/2025, con la domanda di sostegno che va presentata tassativamente entro il 14 giugno prossimo.
In base al cronoprogramma di realizzazione delle attività indicato dal richiedente la domanda di pagamento del saldo dovrà essere presentata e rilasciata rispettivamente entro il 20 giugno del 2025, oppure del 2026 o del 2027. La domanda, sottolinea Agea, è strutturata per ambito regionale e qualora un richiedente intenda beneficiare dell’aiuto per superfici ubicate in diverse regioni, deve presentare una domanda per ciascuna di esse.
Sono beneficiari della misura: le persone fisiche e giuridiche che conducono vigneti con varietà di uve da vino, le persone fisiche e giuridiche che detengono autorizzazioni al reimpianto dei vigneti valide (ad esclusione delle autorizzazioni per nuovi impianti), le persone fisiche e giuridiche che abbiano ricevuto un provvedimento di estirpo obbligatorio da parte dell’Autorità competente per motivi fitosanitari. Le domande sono di sostegno, di variante e di pagamento di saldo.
Il beneficiario deve dichiarare le modalità di pagamento che possono essere a collaudo dei lavori, oppure in forma anticipata nel limite della percentuale stabilita dalla Regione o Provincia autonoma sul totale del contributo ammesso a finanziamento (non oltre l’80%) previa presentazione di garanzia/cauzione. E’ possibile presentare una domanda di variante per la modifica delle opere da eseguire, della modalità di erogazione del contributo, del beneficiario in caso di subentro e del cronoprogramma. I produttori possono recarsi negli Uffici della Coldiretti per ulteriori informazioni e supporto per la presentazione delle richieste.
Si stima che il vino offra durante l’anno opportunità di lavoro ad un milione e duecentocinquantamila italiani tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi, dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software – conclude Coldiretti – fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (vinacce e raspi).