A rischio di sospensione la fornitura elettrica nella sede del Comando di Polizia Municipale, nel Cimitero, nell’Ambito Territoriale Sociale etc…
Galatina – Dopo la sospensione del servizio di fornitura dell’ energia elettrica al canile municipale, poi al mercato coperto (ancora senza luce), l’unica fortuna per altri uffici comunali, compreso il cimitero, per non aver subito la stessa sorte sarà stato o un atto di pietà da parte di Enel Energia, oppure perché quanto fatto nei confronti del canile e del mercato coperto ha voluto solo significare un segnale forte per far capire che facevano sul serio e che, persistendo la morosità, avrebbero proceduto oltre.
Procedere oltre avrebbe significato il distacco della fornitura dell’energia elettrica anche nella sede della Polizia Municipale, e lo apprendiamo dalla Determina dirigenziale n. 1237 del 14 settembre 2016, che evidenzia che risultano impagate fatture di fornitura elettrica per diversi bimestri per un importo complessivo di circa 1.500 euro.
Le fatture, quattro per la precisione, due sono relative al garage automezzi e due sono relative proprio alla sede del Comando ed erano anch’esse cadute nel dimenticatoio al pari di altre che hanno prodotto i risultati che sappiamo.
Naturalmente la solfa è sempre la stessa. Anche la Polizia Municipale non sapeva che ci stavano delle bollette da pagare per circa sei mesi di arretrati e la colpa, naturalmente, è sempre di Enel Energia SpA, la quale ha trasmesso le bollette ad un “Codice Univoco Ufficio” diverso da quello assegnato al Servizio competente per la loro liquidazione.
Però se la Direzione della Polizia Municipale, SUAP etc…non paga le bollette della luce perché, come affermano, Enel Energia manda le stesse ad un “Codice Univoco di Ufficio” diverso dal competente; se la Direzione dei Lavori Pubblici non paga le bollette del cimitero dal mese di aprile ai nostri giorni per circa 3.700 euro (Determina n. 1266 del 21 settembre 2016); se l’Ambito Territoriale Sociale non paga anch’esso le bollette relative agli stessi periodi temporali sia della sede dell’Ufficio di Piano che di S. Chiara per circa 5.000 euro ( Det. n. 397 del 23 settembre), sorge il dubbio che la storiella dei codici regga poco e le motivazioni siano di natura diversa principalmente perché trattasi di spese correnti e non di imprevisti di percorso.