“Volevo augurarvi il Buon Anno con i miei rintocchi….Non me lo hanno consentito”. 

Lettere/ di Orologio della Torre Orologio
Caro Direttore,

tra Valle della Cupa, uso gratis del Cavallino Bianco, Siae da contribuire per musiche natalizie, indennità varie a impiegati più impiegati  di altri, telefonini e polizze assicurative …purtroppo per me non sono riusciti a trovare mille euro per farmi augurare, con i miei rintocchi, il Buon Anno ai miei concittadini.

Approfitto della sua ospitalità per augurare un MERAVIGLIOSO 2017 a tutti …anche a chi, quando vuole, impropriamente, trova soldi anche sottraendoli dalla Bucalossi…. ma mai un migliaio di euro l’anno per me.  Cordialmente la saluto.

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Caro il mio orologio,

come ben sa ho consumato una tastiera. Insieme a me tanti altri si son battuti per la tua causa. E’ stato finora tutto inutile pur avendo assistito e continuato ad assistere a sprechi tra i meno qualificati e meno edificanti che si possano perpetrare nel nome della promozione dell’immagine culturale e turistica della città.

Forse volevano scrivere che il tutto serviva per la promozione di qualche imprenditore opportunista e relativo codazzo o forse li costringono a scrivere così affinché lo spreco appaia in veste più nobile, meno affaristica.

Tentiamo con chi “verrà” caro orologio. Tentiamo di strappare a chi sarà il prossimo primo cittadino una promessa. Perse ormai le speranze, magari mi smentirà e sarò felicissimo per te, nel Commissario Straordinario che ” in tutt’altre faccende affaccendato, a questa roba (e non solo a questa n.d.r.) è morto e sotterrato”  bisogna guardare avanti perché come diceva Totò. “chi si ferma è perduto”.