Assegnazioni di incarico a lavoro già eseguito. Succede nel Dipartimento LL.PP. 

Palazzo Orsini1Cronaca/ di p.z.

Galatina – Presupponendo sempre ed in ogni caso la buona fede e volendo considerare sempre ed in ogni caso l’errore come possibilità nel fare umano resta da trarre una considerazione di fondo. Se gli errori sono una produzione a catena allora vi è qualcosa che non va. Vi è qualcosa connaturato in chi sbaglia vuoi per ignoranza o per incompetenza oppure semplicemente per leggerezza. Qualunque fosse il motivo alla base dovrebbe esserci il dovere da parte di chi di competenza di intervenire e porre la parola fine altrimente si corre il rischio di essere coinvolto per superficialità politica o peggio ancora connivenza.

Veniamo ai fatti: Determina n. 399 del 13 marzo 2015. Con essa la Dirigente dei LL.PP. arch. Rita Taraschi responsabile del procedimento e del servizio comunica che con propria determinazione n. 662 del 06. maggio 2014 è stato affidato alla dott. Federica Patera nata a Poggiardo e residente in Muro Leccese l’incarico di supporto finanziario-amministrativo al Responsabile Unico del Procedimento per le attività di supporto al RUP connesse ai procedimenti di OO. PP. 2014 per 4 mesi.

la storia di questi straordinari ritardi non è nuova è già successa altre volte e sempre nel settore dei LL.PP. ed in passato sempre con soggetto la dott. Patera Federica, commercialista di Presicce, presidente del Consiglio Comunale di Muro leccese, eletta in una lista civica in quota UDC, nonchè candidata nelle elezioni provinciali nella lista UDC. Leggete cosa succedeva lo scorso anno con lo stesso incarico.

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procedendo nella descrizione dei fatti con successiva Determinazione, sempre del Dirigente della Direzione LL. PP. n. 1189 del 06. agosto 2014,  fu stabilito di prorogare alla dott. Federica Patera l’incarico per ulteriori 4 mesi con decorrenza Agosto 2014. E sono 8 mesi. Poi naturalmente, come si può ben capire “le attività connesse ai procedimenti affidati alla professionista incaricata si protraevano oltre il periodo previsto e risultavano ancora in corso” e data la complessità della materia ( per la quale inizialmente si pensava fossero sufficienti 4 mesi) la Dirigente chiedeva alla professionista la disponibilità alla prosecuzione dell’incarico di supporto al RUP e la stessa confermava tale disponibilità non per puro, seppur sacrosanto, interesse economico quanto perchè, come scrive la stessa Dirigente ” il conferimento di tale incarico ad altro professionista avrebbe potuto generare ritardi nelle procedure già in atto a causa della necessità per il nuovo professionista di acquisire le necessarie informazioni sui procedimenti in corso invece già noti alla professionista in oggetto”

Pertanto si autorizzava la suddetta professionista al proseguimento delle attività “per il periodo Dicembre 2014 – Febbraio 2015 agli stessi patti e condizioni di cui al Disciplinare d’incarico sottoscritto in data 02.04.2014″.

Però poi si determinava :” di dare atto, per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente riportate, dell’intervenuta proroga di mesi 4 (…) e di dare atto che il compenso mensile viene confermato in € 1.100,00 compresi IVA e CNPAIA mensili e spese accessorie” il tutto per una spesa complessiva di di € 4.400,00. 

Noi dovremmo, invece, dare atto principalmente di due cose.

La prima che dalle parti dei LL.PP. continuano a stupirci. L’aritmetica di base ci dice che nel periodo dicembre-febbraio intercorrono 3 mesi: Dicembre-Gennaio-Febbraio. Com’è che in fase di determinazione diventano 4 mesi?

La seconda sconfina nell’assurdo amministrativo. Come si fa a produrre una determina in data 18 marzo 2015 per un lavoro che la professionista ha svolto già da dicembre a febbraio 2015? Chi lo ha autorizzato se il conferimento è stato fatto il 18 marzo 2015? Ed ancora: dott. Patera, come si può conferire una regolarità contabile su un lavoro già eseguito senza autorizzazione?