“Altro che “aria nuova” è un’aria consumata, irrespirabile ma ad alcuni “partiti tradizionali” sa di fresco, di pulito”
Il paese aveva voglia di “aria nuova” .
Loro l’avevano capito e il paese per questo li aveva scelti.
Come al solito non si smentivano e offrivano al paese che aveva voglia di “aria nuova” e che per questo li aveva scelti, ARIA CONSUMATA, puzza di muffa e di vecchi e ormai logori metodi.
Presentavano, sempre al paese che aveva voglia di “aria nuova” e che per questo li aveva scelti, una Giunta che nel suo terribile insieme, rappresentava il “nulla”.
Un volto già ampiamente noto e di cui non si sentiva il bisogno, alle “attività produttive” ( sic!!! ).
Assessori in comproprietà, di chiara e dichiarata marca extra-polo-civico, assessori con i mariti nel “settore” o già in odor di “totonomine”.
Dei tanto decantati “boys” nessuna traccia anzi una sola, forse per sbaglio o forse in rappresentanza di tutti.
Perché solo lei, perché proprio lei.
Nasconde interessi che non lei ( troppa grazia) ma per suo tramite si cercherà di esercitare? Fatto sta che quando leggiamo a fianco al suo nome “ambiente” qualche dubbio ci viene.
Staremo a vedere, la storia la conosciamo bene.
Altro che “aria nuova” è un’aria consumata, irrespirabile che ad alcuni “partiti tradizionali” sa di fresco, di pulito, sa di profumo.
Forse perché a quella puzza sono già abituati, o forse perché li rimette in gioco, li fa sentire parte silenziosa, di una nuova maggioranza.
Insomma, sembrava “aria nuova” e invece era solo un calesse.