“Altro che “aria nuova” è un’aria consumata, irrespirabile ma ad alcuni “partiti tradizionali” sa di fresco, di pulito”

Giunta moncaLettere/di Veronica Romano

Il paese aveva voglia di “aria nuova” .

Loro l’avevano capito e il paese per questo li aveva scelti.

Come al solito non si smentivano e offrivano al paese che aveva voglia di “aria nuova” e che per questo li aveva scelti, ARIA CONSUMATA, puzza di muffa e di vecchi e ormai logori metodi.

Presentavano, sempre al paese che aveva voglia di “aria nuova” e che per questo li aveva scelti, una Giunta che nel suo terribile insieme,  rappresentava il “nulla”.

Un volto già ampiamente noto e di cui non si sentiva il bisogno, alle “attività produttive” ( sic!!! ).

Assessori in comproprietà, di chiara e dichiarata marca extra-polo-civico, assessori con i mariti nel “settore” o già in odor di “totonomine”.

Dei tanto decantati “boys” nessuna traccia anzi una sola, forse per sbaglio o forse in rappresentanza di tutti.

Perché solo lei, perché proprio lei.

Nasconde interessi che non lei ( troppa grazia) ma per suo tramite si cercherà di esercitare? Fatto sta che quando leggiamo a fianco al suo nome “ambiente” qualche dubbio ci viene.

Staremo a vedere, la storia la  conosciamo  bene.

Altro che “aria nuova” è un’aria consumata, irrespirabile che ad alcuni “partiti tradizionali” sa di fresco, di pulito, sa di profumo.

Forse perché a quella puzza sono già abituati, o forse perché li rimette in gioco, li fa sentire parte silenziosa, di una nuova maggioranza.

Insomma, sembrava “aria nuova” e invece era solo un calesse.