825.000 euro che si aggiungeranno al milione e 200 mila già spesi oltre ai costi di acquisto. Dal suo utilizzo incassati solo 700 euro.
Galatina – E’ stato approvato il progetto esecutivo relativo al secondo lotto dei lavori di ristrutturazione del Cavallino Bianco per l’importo complessivo di 825.000 euro ed è stato nominato quale responsabile unico del procedimento il geom Daniele Grappa.
Nel mese di marzo la Soprintendenza alle Belle Arti di Lecce ha rilasciato parere favorevole sul progetto esecutivo ed è stata richiesta ai Vigili del Fuoco la valutazione ai fini della sicurezza antincendio.
Si è pertanto affidati alla Stazione Unica Appaltante della provincia di Lecce per procedere alla individuazione del contraente a cui affidare l’esecuzione dei lavori. Si procederà mediante procedura aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base al rapporto qualità/prezzo.
Quasi pronti quindi per il via alla realizzazione degli interventi necessari al completamento ed al recupero della funzionalità dell’immobile, in particolare, la torre scenica con il conseguente rifacimento del tetto, la creazione dei camerini e la realizzazione degli impianti.
Sara di circa 3 milioni il costo complessivo per acquisto e rifacimento del Cavallino Bianco e non sarà toccato il Foyer diversamente provate ad immaginare le cifre senza farvi girare la testa.
Di certo sappiamo che ai cittadini galatinesi è costato, tra acquisto e compartecipazione al finanziamento, circa un milione e mezzo di euro. Fin qui i costi ora tocca ai ricavi.
L’immobile sin da quando ha potuto riaprire parzialmente i battenti ha ospitato convegni, manifestazioni associazionistiche, spettacolini oratoriali, teatro e concerti a fine di lucro e ciò che è peggio ha navigato e continua a navigare senza uno straccio di progetto organizzativo.
Qualcosa ha cercato di fare il Commissario Aprea facendo stilare un regolamento ed un prezzario per l’utilizzo del Cinema. Peccato che anche quello sia rimasto lettera morta perché al solito il problema non è fare una legge ma farla applicare.
Tranne pochissime eccezioni (appena una e mezza per complessivi 700 euro) il Cavallino ha continuato ad essere cortesemente e cortigianamente concesso ad uso gratuito, alla stessa stregua del passato. Qualcuno si porta persino gli amici da Lecce e provincia per le loro performance, tanto è gratis.
Mentre ciò che di artistico e culturale, di cui dovrebbe fregiarsi la città, va in rovina ciò che funziona vien regalato.
Il Commissario Straordinario forse non sa (proviamo a dirglielo noi) che, ad esempio, mantenere in funzione l’orologio municipale, costava alla comunità 1.200 euro (ha capito bene, cento euro al mese). Tanto era il contributo che veniva dato ad una persona per salire sulla Torre del Caccialupi, una volta al giorno, e dare la ricarica all’orologio, poiché (forse anche questo non lo sa) il nostro è uno dei pochissimi esemplari esistenti in tutta Italia a ricarica manuale.
Poi un giorno dissero che non ci stavano più soldi e l’orologio non ha più scandito il nostro tempo e son ormai trascorsi oltre due anni. Nulla è cambiato anche con lei dott. Aprea che pure ha parlato e parla di valorizzazione e tutela del centro antico e dei suoi immobili.
Sarebbe bastato che lei avesse fatto pagare, come da tariffario, soltanto per un paio di volte, tre al massimo, l’utilizzo del Cavallino Bianco concesso agli utenti di turno ed avrebbe assicurato per un anno il ripristino della funzionalità dell’orologio. Chiamasi cura del buon padre di famiglia, questa sconosciuta nel governo della res pubblica.
Se Lei unitamente alla burocrazia, che la sta coadiuvando e (s)consigliando (quella molto attenta ed intenta alla continuità delle retribuzioni di funzione e di obiettivo), facesse un giro per il centro antico (le consiglio una passeggiata in via Scalfo, potrà rendersi conto delle condizioni in cui versa Palazzo Ferrarese) si renderà conto di cosa stiamo parlando. Della “Pupa” e dell’orologio supponiamo ci passi spesso e qui propendiamo per la tesi che Lei non voglia vedere o faccia finta di non vedere. Peccato, con poco potrebbe lasciare l’unico segno positivo del suo trascorso nella nostra città.
La ricorderemo, invece, per la creatura semi abortita della ZTL del centro antico, per la sua inerzia nel far individuare i responsabili del disastro economico della città e la sua solerzia nel far pagare tutto agli incolpevoli cittadini, per lo Street Control, per i Varchi elettronici…e per la multa agli “obiettori di coscienza” del servizio di spalatura neve.
Sicuri che Lei la passeggiata non la farà le pubblichiamo alcune foto di Palazzo Ferrarese.
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