Il Sedile

Si ritorna a parlare della Palestra di via Montinari. Quando si parlerà delle gare per la gestione degli impianti sportivi?

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Ogni tanto la palestra di via Montinari ritorna a far parlare di se. Non in termini positivi purtroppo, come del resto da sempre.

La prima volta fu quando si fecero i conti definitivi, o presunti tali, del costo di realizzazione della palestra: circa 1.200.000 euro. Seppur inagibile la propaganda politica la volle inaugurata. Le imminenti elezioni erano alle porte.

Dopo una marea di soldi pubblici spesi male, anzi malissimo, dopo una inaugurazione farsa si scoprì che la palestra era inagibile ed inutilizzabile per via della genialità con cui il progettista aveva realizzato la pavimentazione: solido calcestruzzo spacca spina dorsale.

Poi giunsero i tempi per i primi bandi gara per la gestione degli impianti sportivi. A proposito assessore Giaccari, quanti anni le servono ancora per poter organizzare o far organizzare un bando di gara degno di tal nome in ossequio alla trasparenza ed alla legalità? No avrà mica intenzione di procedere ancora con questo squallido metodo dell’assegnazione diretta, vero?

Dicevamo primi bandi gara; erano i tempi della gestione commissariale. Unico lotto ad aver ricevuto un’offerta fu proprio la Palestra. Stante, però, la morosità nei confronti del Comune la Società si vide revocare l’assegnazione. Le altre Società neanche parteciparono per l’assegnazione dei vari lotti, aspettavano che giungesse il Messia ed infatti giunse di li a poco e fece loro…il miracolo.

Con il metodo sempre dell’assegnazione diretta la gestione della Palestra fu assegnata ad una Società con sede a Taviano: la ASD Doria Gym. Un’assegnazione avvenuta in chiara violazione del regolamento comunale per ben due volte: periodo di assegnazione inferiore ad un anno (aprile 2018 – agosto 2019) e mancata iscrizione della Società nell’albo comunale delle associazioni.

Intanto si stanno predisponendo gli atti per il bando di gara per l’assegnazione dei lavori di rifacimento del piano di gioco da quello spacca ossa a quello in materiale tipo Taraflex tramite il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) del Consip. Criterio di aggiudicazione sarà quello del “minor prezzo” mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara per un importo complessivo di 61.000,00 euro.

I 61.000 euro sono il frutto di un finanziamento regionale di 47.000 euro a cui si è aggiunto un cofinanziamento comunale di altri 14.000. Curioso dover spendere 61.000 euro (ribasso a parte) quando nei cassetti di Palazzo Mandorino vi è depositato un progetto per la realizzazione del medesimo lavoro con relativo preventivo di circa 18.000 euro fatto fare da una Società sportiva locale che si sarebbe assunta l’onere della realizzare dei lavori anticipando i soldi. Quindi costo zero per le casse comunali. Non se ne fece nulla perché noi amiamo farci del male ed eccoci qui a spendere 61.000 euro di cui 14.000 a carico delle casse comunali per lo stesso lavoro.

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