“A memoria non ricordo una così brutta campagna elettorale”

penna-e-calamaioLettere/ di msrosy

Cari amici,

siamo in piena campagna elettorale. Come me ne sono accorta? Dalla quantità e qualità di idiozie che si sentono in giro per la città. Tutti pronti a risolvere i problemi che “da anni attanagliano la nostra cittadina”, come dicono in tanti candidati, ma dimenticano che quei problemi o sono stati creati proprio da chi pronuncia quella frase e oggi si esalta a “statista risolutore o risolutrice”, o non sono mai stati risolti pur potendolo fare perché al governo della città per molti anni.

E non sto qui a scrivere della palestra (per la quale andrebbe chiamata Striscia la Notizia), del Centro Polivalente di Viale San Sebastiano, della Pupa abbandonata al degrado, motivo questo per il quale i commercianti dovrebbero lamentarsi e non per la chiusura del centro storico, della questione del Centro storico mai risolta, dell’aumento dei rifiuti, delle bestemmie nei concerti, della cabina elettrica di Noha, dei pannelli fotovoltaici del centro di Noha, del buco di bilancio e di tanto altro ancora.

Per non parlare poi del livello qualitativo delle liste elettorali: molti candidati giovani senza alcuna esperienza politica (di quelle serie) o disoccupati cronici senza alcuna esperienza di lavoro di gruppo e che si sono candidati forse più con la speranza di ottenere in futuro un patrocinio con sovvenzione per le proprie associazioni, o un incarico che sa più di contentino, e non per risollevare la città, anche perché mancherebbe l’esperienza e la capacità per farlo, anche alla luce delle idiozie che raccontano in giro.

Mancano figure autorevoli, di carattere, serie, che ispirino fiducia per le loro capacità più che per le conoscenze che taluni vantano di avere a livello regionale, nazionale e interplanetario.

A memoria non ricordo una così brutta campagna elettorale, ma se poi rivolgiamo lo sguardo a quanto scritto prima, appare logico e scontato questo risultato.

Per non parlare poi del pd locale, per il quale mi chiedo: come può un partito gestire i mille problemi di una città allo sbando come Galatina, se non ha saputo neanche risolvere i problemi interni al proprio partito? Se il risultato non sarà soddisfacente (soddisfacente = vincere le elezioni), coloro che hanno creato la spaccatura in tre grandi tronconi ed allontanato anche gli elettori più convinti, chiederanno scusa ai loro elettori e si dimetteranno?

Serviva una decisione autorevole, non autoritaria. E sono sempre più convinta che gli elettori ripagheranno con la giusta moneta sia la difficoltà di gestire bene Galatina nella precedente amministrazione, sia la gestione scellerata del conflitto interno.

Ora devo salutarvi, mi citofano alla porta: vengono a chiedermi il voto, ah ah ah! Ma sono tranquilla, tra un mese non li rivedrò più in giro!