Il Sedile

“Silvio non c’è. Sarà la storia a dirci chi è stato veramente? Io l’ho visto così”.

Opinioni/di Piero D’Errico

Sicuramente Lui ci ha messo del suo, la magistratura che Lui amava definire di sinistra ha fatto il resto.

Quella magistratura che determinava la caduta di governi eletti, determinava la formazione del consenso e cambiava di fatto la storia del nostro Paese, scegliendo i tempi opportuni e le testate amiche per lanciare gli avvenimenti.

Pochi giudici asserviti alla politica e non poche volte assaliti da ambizioni personali che successivamente realizzavano.                       

A volte andavano a sbattere in una vera e propria mania di onnipotenza, diventando di fatto i proprietari della vita degli altri.

Avevo passato gran parte della mia gioventù a tifare INTER, tra poster di Mazzola, Suarez e Facchetti, appesi in casa un po’ dappertutto.

Mio figlio, non so come, sin da quando, da piccolo, cominciò a tirare qualche calcio al pallone, spesso non colpendolo, tifava  già MILAN.

Cosa non si fa per i figli, mi portò a tifare MILAN con lui e  furono per la verità tante e grandi le soddisfazioni che il MILAN di Berlusconi consegnò ai suoi tifosi e all’Italia in quegli anni.

Fu così che cominciai ad apprezzare il valore di quell’uomo, ad apprezzarne le sue qualità.

Politicamente non l’ho mai votato ma ho sempre rispettato le sue idee che non erano le mie, né ho mai creduto per un solo attimo, a chi di Lui raccontava  tutto il male del mondo o a chi di Lui diceva tutto il bene del mondo.

Aveva creato dal nulla e in breve, una forza politica che si identificava completamente con Lui e che per uguale motivo non sono sicuro sopravviverà dopo di Lui.

Quando Craxi fu messo “fuori gioco” e Occhietto con la sua gioiosa  macchina da guerra si preparava indisturbato a governare, fu proprio Lui che scompaginò in breve tempo i giochi e vinse quelle elezioni, cambiando modo di comunicare, modo di parlare, modo di apparire.

Per Lui che veniva dal mondo della televisione fu facile.

Di quegli anni ricordo tutto come spesso non succede, è stato un leader fin troppo divisivo e lo è ancora anche da morto.

A denigrarlo come sempre i soliti noti, lo fanno per professione, per scelta editoriale o ideologica, lo fanno per mestiere e su questo hanno costruito la loro storia e anche la loro fortuna.

Lo fanno perchè prigionieri della loro ipocrisia e falsità, lo fanno solo per ritagliarsi uno spazio una visibilità stupida ed a tratti disgustosa in altrettante comparsate televisive.

Non l’ ho mai votato ma ho sempre rispettato l’uomo e le sue idee.

Continuo a farlo.

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