Interviene il Garante della privacy.
Lecce – Il Garante della privacy, a seguito di un’attività coordinata dalla Guardia di Finanza, ha sanzionato 14 rivenditori (dealers) che intestavano le Sim card a persone inconsapevoli.
In particolare le multe ammontano ad oltre 500 mila euro per avere utilizzato i dati personali di 142 persone per intestare, a loro insaputa, numerosissime Sim card, che venivano utilizzate anche per attività criminali, come il traffico di stupefacenti.
“Le ordinanze ingiunzione appena emesse – spiega il Garante Privacy – traggono origine dagli esiti di una complessa indagine di polizia giudiziaria condotta dalla Guardia di finanza nel settore della lotta alla criminalità organizzata, nell’ambito della quale è stata contestata ai dealers la violazione amministrativa per aver omesso di informare i clienti sul trattamento dei loro dati personali. Si tratta di indagini a tutela del cittadino che richiedono prima l’accertamento dell’estraneità a episodi criminali delle persone che risultavano formalmente intestatarie delle schede, poi la verifica presso le società telefoniche dell’esistenza della documentazione presentata per attivare le Sim card (fotocopia del documento di identità) e della genuinità delle sottoscrizione dei moduli di attivazione”.
Fra i casi degni di attenzione c’è quello di una pensionata che non si è mai recata presso il rivenditore ove risulta essere stata intestata una scheda Sim a suo nome; quello di un utente di telefonia mobile che, dopo un’attivazione effettivamente richiesta e la raccolta dei suoi dati personali, si è poi ritrovato intestatario di un’altra scheda adoperata per traffici illeciti o quello di persone che non si sono mai recate nella zona geografica dove le schede sono state attivate.