CDR: altri Comuni ottengono di non pagare interessi e di dilazionare il debito, Galatina ha pagato tutto e sull’unghia.
Cronaca/di p.z.
La frase che ho sentito più spesso pronunciare nell’assise comunale da parte dell’attuale maggioranza, e dal sindaco Amante in particolare, è stata che non bisogna dimenticare quale sia stata l’eredità ricevuta dalle precedenti amministrazioni.
Sante parole e santissime verità. Proprio per questo era da quella realtà che si sarebbe dovuto ripartire per ripristinare un minimo di legalità e giustizia sociale unitamente al risanamento del predissesto finanziario.
Non è stato sicuramente sufficiente riconoscere che quella ricevuta è stata un’eredità frutto di allegre gestioni finanziarie e di clamorose incompetenze (e non solo quelle). Bisognava dare ai cittadini onesti (quelli che hanno sempre pagato e continuano a pagare) anche la certezza che, chi sbaglia deve pagare. Purtroppo interessi di bottega hanno fatto si che l’unica certezza che hanno voluto far passare è stata quella dell’impunità.
Chi ha sempre pagato sta continuando a pagare chi non ha mai pagato sta continuando a non pagare. Chi ha distrutto l’economia di una intera città, insieme ai suoi allegri compari, grazie ora ad Amante e soci, sta continuando a ad impinguarsi e brindare irridendo con il “… sempre sia lodato quel fesso che ha pagato”.
Peggio ancora poi se ad errori si aggiungono altri errori talmente abnormi ed inspiegabili da far venire cattivi pensieri.
O sono gli altri Comuni a saper scegliere meglio i propri sindaci oppure per qualche iattura divina, per chissà quale offesa arrecata agli dei dell’Olimpo, dobbiamo ancora a lungo peregrinare prima di raggiungere la nostra Itaca.
Mentre i sindaci leccesi degli altri Comuni hanno ottenuto di pagare un proprio debito senza interessi e con possibilità minima di rateizzazione in tre annualità noi lo stesso debito lo paghiamo sull’unghia interessi compresi.
Trattasi dei costi rivenienti dall’adeguamento della tariffa di conferimento all’impianto di produzione di CDR di Cavallino “Progetto Ambiente Provincia di Lecce s.r.l.” relativi alle annualità dal 2010 al 2016,
Tralasciando le varie peripezie giudiziarie, partiamo dal momento in cui in cui il Commissario ad acta dell’Agenzia Regionale ridetermina gli adeguamenti Istat e le revisioni tariffarie riguardanti gli anni dal 2010 al 2016. Per chi volesse approfondire altri dettagli legga la delibera di G.C. n.119 del 22 maggio del 2019.
In base agli adeguamenti di cui parlavamo la società Progetto Ambiente Provincia di Lecce s.r.l. ci ha annullato le fatture precedentemente emesse e riemesso due nuove per un importo complessiva di € 792.129,47.
Il Comune di Galatina, contrariamente a quanto hanno fatto gli altri Comuni leccesi ha deciso di pagare subito ed avendo messo già da parte in bilancio circa 150.000 euro ha chiesto alla Progetto Ambiente di poter dilazionare i restanti 576.000 in 4 anni.
La risposta della Società è stata picche. Insomma in parole povere ci ha detto che dobbiamo pagare tutto, subito e senza sconto alcuno su nulla. E così è stato. Non è comunque la prima ne l’ultima stranezza a cui assistiamo in tutte le transazioni fatte da Amante. Attendiamo ad esempio l’esito dell’ammissione al passivo fallimentare della CSA.
Senonché, giusto per dimostrare la differenza tra le varie qualità di sindaci, il delegato dei Comuni dott. Gianni Stefano, sindaco di Casarano, e la società
Progetto Ambiente Provincia di Lecce dopo incontri e scontri vari ha portato a più miti consigli la Società giungendo con essa alla sottoscrizione di un apposito atto in cui viene espressamente previsto che la la Società rinuncia alla richiesta degli interessi moratori sulle somme rivendicate, concede la possibilità di rateizzazione del debito residuo in tre rate con scadenza annuale senza applicazione di interessi o in un numero maggiore di rate con
applicazione, sulla rata successiva alla terza, dei soli interessi legali maggiorati di due punti percentuali, nonché la reciproca rinuncia a tutto il contenzioso in essere.
Tale accordo ha ad oggetto le somme dovute dal 2010 al 2016.
Come già detto, il Comune di Galatina aveva già pagato tutto e subito senza un centesimo di sconto (interessi compresi) mentre gli altri no. Son troppo bravi gli altri o siamo noi ad aver problemi? Fosse il secondo caso bisognerebbe cominciare seriamente a pensare di smontare la tenda.
Sapete qual’è stato l’unico vantaggio ricavato dal Comune di Galatina dalle condizioni imposte dal sindaco di Casarano, in rappresentanza dei Comuni leccesi ribelli, alle condizioni della Progetto Ambiente? Tra le somme ancora dovute vi era un residuo relativo al 2018 di 63.758 euro.
Sono stati dilazionati in due annualità, con rate di pari importo, scadenti, rispettivamente, il 31/01/2020 ed il 31/01/2021. Speriamo che qualcuno riesca a rendersi conto del danno provocato da Amante e dalla Direzione amministrativa di competenza. Chi restituirà ora gli interessi pagati alla Progetto Ambiente che gli altri Comuni hanno invece fatto risparmiare ai propri cittadini? E quelli sulla mancata dilazione chi li pagherà tenendo presente che paghiamo interessi passivi al gestore della Tesoreria comunale per “buchi” nella gestione di cassa?