Non avresti mai osato pensare un solo istante “senza”. Oggi stai “senza” e tutto ti sembra normale.   

 

Rubriche/ PensieriParole di Piero D’Errico

 

Non lo avresti mai creduto.

Era la prima cosa bella della giornata e l’ultima cosa bella che chiudeva la giornata, il primo pensiero e l’ultimo pensiero. 

Il primo numero di telefono la mattina, l’ultimo numero che facevi la sera.

E nel mezzo, un milione di cose e nel mezzo il pensiero di non poter fare “senza”. Non avresti mai immaginato, neanche per un attimo, di poter stare “senza”, di poter vivere “senza”, non avresti mai immaginato un attimo diverso.

Poi la vita durante il tuo cammino, si diverte un po’ a mischiare tutto, a far forte un qualcosa e far debole qualche altra.

Ti accorgi di un qualcosa che cambia, comincia a cambiare.

Ti affanni, ti metti di traverso, sfidi e perdi.

Non avresti passato un solo giorno, una sola ora “senza”, senza sentire, ascoltare, vedere, uscire, ragionare, litigare e anche costruire, immaginare.

Immaginare gli anni che sarebbero arrivati da lì in poi, metterli in fila, ragionarli, organizzarli.

Una stupenda compagnia, una  preziosa abitudine, un amore, a volte una ossessione.

Il tempo cambia le solite cose, non dipende da te, non puoi farci nulla, un qualcosa lentamente si consuma, passa, lasci alle spalle, finisce.

Non avresti mai osato pensare, non avresti mai osato immaginare un solo istante “senza”                                                                                                                                                              

Oggi stai “senza” e tutto ti sembra lontano, tutto ti sembra strano, tutto ti sembra     normale.

Ora stai “senza” e stai bene uguale, non stai neanche un po’ male.

Solo qualche traccia da coprire, che tarderà o forse non vorrai far sparire.

Vorrai tenerla con te sino a ogni fine.