I Consorzi tornano alla carica con l’invio di avvisi di pagamento nella speranza che, trattandosi di importi relativamente modesti, non ci saranno contestazioni
Lecce – Inutili sembrano essere stati i numerosi incontri, articoli, richieste di annullamento, in quanto, da qualche giorno, una “pioggia” di avvisi di pagamento dei Consorzi di Bonifica stanno arrivando a molti cittadini.
Tutti sicuramente ricorderanno quanto accaduto nei mesi estivi dello scorso anno, quando il Consorzio di Bonifica Terra d’Arneo ha notificato a numerosi proprietari terrieri avvisi di pagamento o cartelle esattoriali per il pagamento di un presunto “contributo consortile” per l’anno 2014.
Già allora le Associazioni dei Consumatori, tra le quali Asso-Consum, si erano mosse a tutela dei contribuenti, paventando il rischio (o, secondo alcuni, la certezza) che nel caso di pagamento il Consorzio avrebbe inviato la richiesta di pagamento degli arretrati di cinque anni.
Ed ecco che ci risiamo.
Come se nulla fosse accaduto, il Consorzio “torna alla carica” con l’invio di avvisi di pagamento nella speranza che, trattandosi di importi relativamente modesti, il contribuente non si prenderà certamente la briga di contestarlo.
Sembra però che questa volta ai cittadini proprio non vada giù di vedersi addossare un nuovo balzello che sembrerebbe mirare, non ad offrire un servizio, ma a rimpinguare le casse di un ente ormai da anni in gestione straordinaria.
Ora come allora, la richiesta di pagamento appare illegittima in quanto nei territori interessati non sono stati effettuati interventi di bonifica, opere di tutela del suolo, studi per la sicurezza idrogeologica, valorizzazione e tutela del territorio, o qualsivoglia intervento atto a giustificare la richiesta di pagamento.
Continuando, l’avviso di pagamento inviato dal Consorzio di Bonifica dell’Arneo e notificato in questi giorni ai nostri concittadini, è un tentativo bonario di riscuotere il tributo risparmiando soldi dal bilancio. E’ un avviso di pagamento, atto presupposto all’inoltro di una cartella di pagamento. Solo in futuro, una volta ricevuta la cartella esattoriale, il contribuente può proporre ricorso qualora non venisse messo nelle condizioni di comprendere come sia stato liquidato l’ammontare del contributo preteso e qualora il titolo non specifichi, non solo in relazione ai presupposti legali, ma anche, e soprattutto, in relazione al concreto sviluppo del calcolo.
La tesi dei contribuenti sembra tra l’altro essere stata ormai “sposata” dalla giurisprudenza Tributaria, la quale in più occasioni ha ritenuto non dovuto l’accertamento in mancanza di un “reale” interevento del Consorzio sul fondo interessato.
Alla luce di quanto detto, pertanto, Asso-Consum, nella persona del Presidente Provinciale Avv. Stefania Isola, rimane a disposizione di ogni cittadino che volesse avere ulteriori informazioni o che volesse impugnare, in autotutela, l’avviso di pagamento e dinanzi alla Commissione Tributaria la cartella eventualmente notificata.
Tutte le richieste possono essere inoltrate all’indirizzo: