Rubriche/di Coldiretti Puglia
Sono oltre 300 le fattorie e gli agriturismi presenti nelle campagne pugliesi che accolgono i bambini con attività ricreative, didattiche ed educative per bio pittori e baby chef, a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta.
E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, con la riapertura delle masserie didattiche che stanno integrando l’offerta di servizi educativi per l’infanzia che esclude 3 famiglie su 4 (75,3%) e possono accogliere anche durante l’estate i bambini nei campi estivi.
“E’ stato predisposto un progetto multi-didattico con i percorsi naturalistici, le aree con gli animali e la pet therapy, gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy per grandi e piccini. Siamo convinti che la Rete delle fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte possa rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie”, spiega Rita Tamborrino, leader di Donne Coldiretti Puglia.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia – sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.
Il progetto formativo per le scuole di ogni ordine e grado “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, frutto dell’intesa sottoscritta tra il Ministero dell’istruzione e la Confederazione Nazionale Coldiretti, coinvolge in Puglia gli alunni delle scuole regionali per aiutare il sistema scolastico, gli studenti e le famiglie in Puglia aprendo ‘le porte’ dell’accoglienza ai bambini.
Nelle fattorie didattiche – spiega la Coldiretti regionale – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele.
Le fattorie didattiche sono aziende agricole organizzate per l’agrididattica in campo per le nuove generazioni puntando – precisa la Coldiretti – sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, i suoi segreti e le narrazioni anche delle antiche storie rurali.
Le fattorie didattiche possono svolgere un ruolo fondamentale – evidenzia la Coldiretti regionale – nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, con la fine delle lezioni scolastiche e al fine di offrire servizi educativi con particolare attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo la Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini.