Come al solito la trasparenza è un optional. Solo una generica frase: “il rendiconto è corredato da puntuale documentazione”. Si confida in qualche consigliere comunale di buona volontà.
Cronaca/ di pietro zurico
Galatina – Erano stati 25.000 gli euro stanziati e messi a disposizione dell’Associazione Città Nostra per far fronte agli impegni economici derivanti dall’organizzazione della rassegna natalizia oltre alle somme messe a disposizione da sponsor.
Un prima trance era stata anticipata “sulla fiducia” in quanto 7.500 euro erano stati elargiti subito quale acconto per “consentire il pagamento della polizza RCT ed altre spese vive, urgenti e indifferibili”
Il saldo sarebbe stato corrisposto a rassegna natalizia conclusa, “previa presentazione di regolare rendicontazione finale delle spese effettivamente sostenute“.
Ai 25.000 euro messi a disposizione dall’Amministrazione comunale si sono poi aggiunti provenienti da sponsorizzazioni di tipo economico 2.500 euro più Iva. Per la precisione 1.000 euro dalla ditta Conte s.r.l., 500 dalla Centrauto Group s.r.l., 500,00 dalla Sabellauto srl e 500,00 dalla Clinica S. Francesco.
A ciò si sono aggiunte sponsorizzazioni di tipo tecnico quali la Camer Petroleum Europa srl per il Concerto di Capodanno e la CSP di Distante V. & Masciullo M. s.n.c. per montaggio/smontaggio luminarie.
“Rilevato che il “Soggetto Attuatore” – si legge nella Determina n.391 del 19 marzo 2019 – ha ora trasmesso al Comune il rendiconto finale per l’importo complessivo di € 27.401,80 (…) Verificata la correttezza della documentazione trasmessa nella considerazione che il corrispettivo richiesto corrisponde esattamente ai costi effettivamente sostenuti dall’Associazione Città Nostra che, non svolgendo attività commerciale è esonerata dall’emettere fattura elettronica ” è stato disposto il pagamento di quanto richiesto detratto l’acconto.
Prima domanda: “Ma se Città Nostra non svolge attività commerciale come mai è dotata di partita IVA il cui possesso, almeno fino a prova contraria, ha un significato ben preciso?”
Seconda domanda: “Perchè mai in nome della sbandierata trasparenza non è stata pubblicato on line, oltre alla determina, anche la documentazione contabile delle spese effettivamente sostenute?”
Ed infine : “Perchè per i 3000 euro annui concessi a mero titolo di rimborso delle spese vive sopportate, si legge nelle delibere con cui viene assegnato a Città Nostra la gestione dello IAT, pur trattandosi appunto di spese vive, viene richiesta la fatturazione ed in questo caso si liquida oltre 27.000 euro con la presentazione di una semplice nota spese?
Ricordando la rassegna estiva ci sta da augurarsi che qualche consigliere comunale di buona volontà faccia richiesta di accesso agli atti oppure presenti interrogazione consiliare affinché sia reso di dominio pubblico come, quanti ed a chi sono andati questi soldi pubblici vista la riottosità congenita anche da parte di questa maggioranza ad agire alla luce del sole.