“Si tratta di un fallimento non solo economico ma sopratutto politico”
Galatina – Il 13 Febbraio 2018 il Tribunale di Lecce ha dichiarato il fallimento della Centro Salento Ambiente nel silenzio generale e nell’indifferenza quasi totale della classe politica cittadina, in particolare della maggioranza e del Sindaco Amante.
Constatiamo con amarezza come solo in un paese come il nostro una società partecipata dal Comune arrivi al fallimento, causato sopratutto dalla mala amministrazione, dagli sprechi e dal clientelismo, senza che nessuno si ponga il problema di chi siano stati i responsabili di un debito che anche stavolta graverà sulle tasche dei già pesantemente vessati cittadini galatinesi, per colpe imputabili alla cattiva politica.
Per la nostra città questo è l’ennesimo caso di fallimento non solo da un punto di vista economico ma soprattutto politico e per questo non riteniamo giusto che venga nascosta la polvere sotto il tappeto, occultando con essa anche le responsabilità di chi ci ha condotto a questo disastro.
Inoltre i crediti vantati dalla CSA nei confronti del Comune, che ricordiamo essere il socio di maggioranza, sono tali per cui la dichiarazione di fallimento inevitabilmente potrebbe trascinare sull’orlo del baratro anche il Comune che già prima di questa sentenza si trovava in stato di predissesto, con gli occhi puntati addosso dalla Corte dei Conti.
Per tutte queste ragioni chiediamo al Sindaco Amante che venga fatta urgentemente chiarezza sulla vicenda CSA invitandolo ad utilizzare tutti gli strumenti ispettivi e di controllo politico-amministrativo che lo Statuto comunale mette a disposizione, al fine far emergere nefandezze e misfatti.
Il Partito Socialista, troppe volte ingiustamente criticato e additato strumentalmente come il partito della mala gestione politica cittadina pur essendo stato tra i pochi ad amministrare con oculatezza i bilanci della CSA, consapevole della necessità di dover agire con trasparenza davanti all’ennesimo scempio di una classe politica inadeguata, si dichiara ampiamente disponibile a collaborare tramite il proprio consigliere comunale Peppino Spoti a qualsiasi attività ed iniziativa volta a fare chiarezza sulle responsabilità, tutelando al contempo gli interessi dei cittadini galatinesi.
Sino ad oggi nulla è stato detto e nulla è stato fatto a riguardo, fatta eccezione per la proposta di transazione volta a chiudere il contenzioso tra Comune e Centro Salento Ambiente portata ed approvata in Consiglio comunale dalla maggioranza, salvo poi essere respinta durante l’assemblea dei soci della CSA. Una vicenda questa a dir poco ambigua, dal momento che ci saremmo aspettati che il voto sulla transazione sottintendesse un accordo preventivo tra il Sindaco e le altre parti in causa.
Invece l’insuccesso della proposta di transazione, successivo al voto in Consiglio, lascia emergere qualche dubbio e ci porta a riflettere ed a domandarci se tutto ciò sia stato frutto di manifesta incapacità politica oppure se il Sindaco, per chissà quale ragione, abbia preferito portare al fallimento la transazione e con essa anche la CSA.