Il Sedile

“Sull’ex sede del ITC “Michele La Porta” risponda Amante”.

Abbandono e pericolosità dell’immobile richiedono immediate attenzioni. Presentata interrogazione consiliare.

Cronaca/Politica/di Giampiero De Pascalis consigliere comunale Lista De Pascalis

Galatina – L’immobile di via Piemonte è la rappresentazione plastica dell’inconcludenza dell’amministrazione Amante.

Si tratta di un’immobile di proprietà comunale, nella disponibilità della Provincia di Lecce che lo aveva adibito a sede dell’istituto Laporta. Dopo il trasferimento della scuola in via Don Tonino Bello, l’immobile di via Piemonte è rimasto inutilizzato, privo di qualsiasi manutenzione e con un degrado ben visibile.

Nel giorno di Pasqua, dopo la segnalazione di un cittadino che lamentava la presenza di tossicodipendenti all’interno dell’immobile in questione e lo stato di degrado del luogo, ho provveduto a constatare che l’accesso allo stesso non era inibito in quanto i cancelli non erano chiusi. Tenuto conto che all’interno insiste un pozzo aperto e che c’era il rischio concreto che qualcuno potesse caderci dentro, ho provveduto ad allertare le forze dell’ordine e la polizia municipale che è prontamente intervenuta apponendo i lucchetti ai due cancelli che immettono nella proprietà.   

Ho preparato un’interrogazione urgente per conoscere quali misure sono state decise dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Galatina e o se il sindaco Marcello Amante ha messo un’ordinanza per la messa in sicurezza dei luoghi. La mia preoccupazione prima è stata ed è per la pubblica incolumità, ma mi chiedo come sia possibile che un immobile in quello stato non sia stato oggetto di alcuna attenzione da parte del Comune.

La situazione del patrimonio immobiliare è stata aggiornata recentemente con una ricognizione al 31 dicembre 2017 ed è riportato anche l’edificio di via Piemonte che risulta in disuso. È sorprendente che il sindaco Amante non abbia considerata l’eventualità di rientrare in possesso del bene per inserirlo nel Piano delle Alienazioni evitando di vendere Palazzi di pregio artistico.

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