Il Comitato Supersanese per la Tutela della Salute e dell’Ambiente, soci, cittadini ed associazioni ambientaliste, come Italia Nostra e WWF, lanciano un allarme e chiedono alla Regione ed agli organi competenti di intervenire urgentemente affinché si arrestino i lavori di “Sistemazione delle strade poderali di connessione fra le masserie nell’area dei Paduli” nel territorio di Supersano (LE) e si possa al più presto iniziare un’opera di ripristino della tipicità delle strade rurali, secondo la tradizione delle “strade bianche”, così come previsto dal P.T.C.P., il Piano Territoriale Coordinamento della Provincia di Lecce, asportando il materiale bituminoso erroneamente depositato sui circa 4,5 km di strade poderali, in quanto in contrasto con le vigenti norme paesaggistiche e per l’evidente danno ambientale che ne consegue.
L’intervento sinora realizzato, si afferma, viola clamorosamente le “Norme Tecniche di Attuazione del P.T.C.P.”, che prevedono esplicitamente e ripetutamente che “la viabilità rurale esistente (strade di accesso ai lotti fondiari e strade interne ai lotti) deve essere conservata secondo la tradizione delle “strade bianche”, ovvero realizzata con massicciata e terra battuta stabilizzata con pietrisco. E’ escluso pertanto, nel modo più assoluto, l’uso di manti stradali bituminosi che anche se drenanti conservano una certa impermeabilità oltre a provocare un grosso danno ambientale e paesaggistico”.
La segnalazione si unisce a quella di tantissime altre associazioni, comitati e singoli cittadini, preoccupati per le sorti di questo territorio, ed al parere espresso dal competente Dirigente della Provincia il 9 agosto scorso, nel quale viene rilevata la violazione delle N.T.A. del P.T.C.P. Questo progetto di riqualificazione territoriale rappresenta per gli abitanti del luogo un riscatto sociale e culturale, specie per Supersano, cuore e centro nevralgico di tale progetto, nella rivalutazione di un’area ricchissima di storia millenaria, di cultura e tradizioni da salvaguardare, che tanti ormai ammirano e scelgono per le loro mete turistiche. L’area di intervento, infatti, è di primaria importanza storica, ambientale e paesaggistica, in particolare proprio per la valenza di strade poderali e tratturi, testimonianza dei millenari percorsi della “via dei pellegrini” verso Leuca e dell’antichissima “via dell’olio” da Gallipoli ad Otranto, in un contesto ambientale senza eguali in tutto il Salento.