Galatina – Non amo il “teatrino della politica” per cui evito volentieri di assistere quale “spettatrice non pagante” alle riunioni del consiglio comunale, ricche di spunti e di punti all’ordine del giorno, di dibattito e di contenuti.
Sono oltremodo convinta che solo per assistere bisognerebbe pagare un biglietto, magari un prezzo popolare, un prezzo modesto.
E sono convinta di ciò perché tali riunioni sono come un talk show, forse meglio, una specie di VARIETA’ dove però le battute nascono spontanee, sono “originali”, dove non si fa fatica a far ridere i fortunati partecipanti.
Non entro nel merito dei quesiti da Lei posti, Direttore, né delle domande del consigliere di minoranza ed ex-candidato sindaco, De Pascalis, né mi pone più interrogativi la presenza o meno in aula del “grande assente”, il Partito Democratico che ha fatto appunto della sua “assenza” la linea politica.
Solo che, alla luce di quanto sentito in giro da quei quattro gatti che seguono le vicende politiche della città o di quanto letto, VOI PRETENDETE TROPPO.
E ve lo dico sinceramente, voi siete sempre alla ricerca quasi ossessiva di occasioni per “attaccare”, siete stupidamente pronti a strumentalizzare ogni problema.
Per questo e anche per altro, oggi voglio spezzare una lancia a favore della maggioranza che governa la città e che si vede continuamente incalzata da stupide domande e altrettanto stupide, fastidiose e fantasiose interrogazioni, in cui è facile leggere accuse ingiuste e critica distruttiva.
Per rispondere a domande complicate come le vostre, bisognerebbe avere uno straccio di ragionamento politico, bisognerebbe anche avere, non dico troppo, almeno un po’ di capacità politica nell’analizzare i fatti e collegarli, ma non necessariamente, a eventuali provvedimenti. Ma non è il nostro caso.
Calmatevi giovanotti, raffreddate un po’ il vostro “sangue caliente” a cominciare da lei Direttore, sino ai quei quattro “cazzari” socialisti.
Voi pretendete molto, ve l’ho già detto. In fondo, siamo solo nel bel mezzo di un TALK SHOW, siamo su:
LA RUOTA della FORTUNA, non siamo mica in CONSIGLIO COMUNALE.