In seguito alla morte di Mario Orlando, dipendente del salumificio Scarlino, finito schiacciato dentro una impastatrice delle carni , le accuse ipotizzate sono violazione delle norme di sicurezza e omicidio come conseguenza di altro reato. Per questo motivo sono stati iscritti sul registro degli indagati i primi tre nomi: Antonio e Attilio Scarlino e Luigi De Paola, il responsabile alla sicurezza dell’azienda. Un atto dovuto in vista dell’autopsia che sarà eseguita probabilmente lunedì. Nel frattempo il pm Carmen Ruggero ha disposto anche il sequestro probatorio del salumificio Scarlino e di una copiosa documentazione amministrativa. L’uomo per cause ancora tutte da chiarire mentre puliva l’impastatrice in un punto difficile da raggiunre è caduto ed è stato schiacciato dalla stessa perdendo la vita.