Il Sedile

Tra Europa e Malta

Problemi trasformati in business, accordi mascherati… ed in mezzo ci stanno loro.

Rubriche/Opinioni/di Piero D’Errico

Problemi che si trascinano da anni, trasformati in “business”, con apparati clientelari che sarà difficile smantellare, commissioni e “campi” e con affari economici che valicano le nostre frontiere.
Ed in mezzo a tutto questo, le “ragioni” della gente a dire basta ad un disordine generale, ad una emergenza continua che ha visto “noi” per anni farci carico di un problema umano nel disinteresse generale.
E ancora in mezzo, tanti appelli inascoltati, accordi mascherati, trattative infinite e la gente che alla fine condivide la linea dura del Ministro degli Interni. Un modo come un’ altro per dire “basta” e farlo dimostrando che si è disposti ad andare sino in fondo ed anche oltre.
Ognuno ha le sue ragioni, l’Italia tra Malta ed Europa, prova a farsi rispettare con tutta la sua forza.
Non succede nulla, non cambia nulla, tutto inutile.
Rimproveri e ammonimenti ai paesi membri, poi nulla, poi il nulla.
Ed in mezzo ancora, proprio al centro, ci sono i “neri”.
Poveri “cristi” che hanno investito tutto in quel viaggio senza fine, che hanno investito tutto il loro denaro, tutta la loro speranza, tutta la loro rabbia.
In mezzo a loro, tra Malta ed Europa, loro, come fossero “invisibili” come non fossero persone.
Rifiutati da tutti, abbandonati in mare ed al loro destino dal proprio paese, in giro di qua e di là, in attesa.
In attesa di una risposta, di una speranza che tarda ad arrivare, che forse non arriverà.
In mezzo loro, gli “schiavi neri” questa volta incatenati senza catene.
Hanno appena visto una incantevole alba, hanno pensato fosse quella della loro vita, di un nuovo mondo che nasceva davanti a loro e davanti ai loro mille pensieri e mille progetti.
Si sbagliavano, la luce che hanno visto non era l’ alba.
Era la luce di un vecchio faro nel porto, che si tuffava nel mare.
Spariva e poi ricompariva.
Non era l’alba.

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