In crescita servizi ed energia. Calano imprese artigiane -51 ed agricole -6.35%

artigianoCronaca/Lecce/di Redazione

Sono 184 imprese in più il rapporto differenziale tra nuove aperture e chiusure nel Salento . Un tasso di crescita dello 0,26% in linea con quello nazionale (0,27%) e leggermente superiore rispetto a quello pugliese (0,22%). Le iscrizioni tra luglio e settembre sono state 1.059 a fronte di 875 cancellazioni, numeri che portano lo stock delle imprese a 71.892 con una leggera flessione dello 0,86% rispetto al 30 settembre 2013. Il Salento, in ogni caso registra la miglior performance nell’ambito della regione Puglia, (43^ posizione in ambito nazionale) segue Foggia con una crescita dello 0,25% e un saldo di 180 imprese, Bari +0,24% e 362 aziende, Brindisi con 66 imprese in più e un tasso di sviluppo dello 0,18% infine Taranto con un saldo di 44 imprese e un tasso di crescita dello 0,09%.

Le imprese artigiane chiudono il trimestre in rosso: -51 unità e un tasso di crescita pari a – 0,27%. Al 30 settembre 2014 le imprese artigiane sono 18.633 diminuite sia rispetto il 2° trimestre 2014 (18.693) che rispetto ad un anno fa (19.191 al 30 settembre 2013). Le iscrizioni registrate tra luglio e settembre sono state 224 a fronte di 275 cancellazioni. Tra le province pugliesi, tutte in rosso, Lecce ha registrato il peggior risultato, Taranto con – 6 (-0,08%) ha registrato la miglior performance, se così si può dire, segue Brindisi con un saldo negativo di 12 imprese (-0,16%), Foggia – 23 (-0,23%) e Bari – 81 (-0,27%). Il saldo negativo delle imprese artigiane si distribuisce essenzialmente sul comparto delle costruzioni, che registra tra luglio e settembre una perdita di 35 aziende (-0,48%), il settore manifatturiero che ne perde 11 (-0,25%) e le imprese di servizi alle persone che registrano la chiusura di 9 attività (-0,31%).

I comparti che registrano contrazioni più consistenti sono l ‘agricoltura che in anno registra un -6,35% e le attività manifatturiere -3,18%. Continuano le performances di crescita delle imprese che forniscono energia elettrica e gas cresciute in un anno del 26,52% passando da 130 unità alle attuali 146. Una buona performance registra il settore della sanità e assistenza sociale con + 10,22% (le imprese sono passate da 509 a 561). Il settore dell’edilizia registra un – 2,33%, il numero delle aziende del commercio è sostanzialmente stabile (+0,46%), le attività di servizi di alloggio e ristorazione sono cresciute su base annua del 4,72%.