Cronaca/di pietro zurico
C’era un gran fermento in questi giorni nel mondo dell’associazionismo. C’era tanta attesa di quelle che sarebbero state le decisioni della Commissione esaminatrice in relazione alla richiesta di assegnazione di una sede idonea all’espletamento delle loro attività statutarie.
In alcune ci stavano certezze, l’uccellino aveva forse già confidato loro quello che poi era il segreto di Pulcinella, in altre incertezza, in altre ancora solo speranza.
Faccio mio il detto di un’amico, gli pagherò il copyright : “Quando fai queste cose accontenti 10 e scontenti 100”. Parole sante perché gli scontenti, a torto o a ragione, per motivi diversi, sono tanti.
Non starò ad elencare tutti gli scontenti e le loro motivazioni, alcune magari condivisibili. Non starò a sindacare i criteri di scelta. Come dice qualcuno, e lo fa ormai troppo spesso in Consiglio comunale dimenticandosi quanto la pensava diversamente quando stava sull’altra parte della sponda, “la maggioranza adesso siamo noi e decidiamo noi”.
Condivisibile o meno, è forse è anche giusto che sia così, basterebbe però un pizzico in meno di arroganza anche perché è necessario ricordare che spesso l’arroganza è figlia primogenita dell’ignoranza.
Certo, però, che alcune evidenze sono vistose anche ad occhio nudo. Non si può, infatti, fare a meno di notare come a qualcuno, a cui non era sufficiente per fare numeri una sola manifestazione all’anno, sia stato invece sufficiente candidarsi nelle elezioni amministrative 2022 e racimolare 28 voti, che a quanto pare hanno fatto punteggio, per far diventare l’associazione da lui presieduta destinataria di sede. Oppure qualche altra, anch’essa assegnataria di sede, che pure ha seguito la stessa strada, anch’essa senza alcun candidato eletto ma con lo stesso vantaggio di aver inserito qualche pedina nello scacchiere del vincitore.
Ci sarebbe anche dell’altro. Desta, ad esempio meraviglia, pur non essendo mai stato un estimatore del suo presidente (ma questo è fatto marginale ed ininfluente), che non abbia avuto un punteggio da “vincitrice” Città Nostra che di manifestazioni ne ha fatto svariate per diversi anni. Si potrebbe continuare ma, come già detto, i criteri e le scelte appartengono giustamente alla maggioranza e così, come sempre è stato per il famoso art. 5° di valloniana memoria, i risultati sono quelli e per chi è rimasto scontento pace o faccia ricorso al Tar.
Quello che invece non può essere accettato, perché succede assai spesso, o quasi sempre, è il cattivo vezzo, di pubblicare sull’albo del Comune l’atto principale, far riferimento ad allegati “parte integrale dell’atto” per poi non pubblicarli.
E’ quello che si è verificato anche con la Delibera n. 194 del 04/05/2023 pubblicata sull’Albo l’8 di maggio. Anche in questo caso è stato scritto: “di assegnare gli immobili disponibili in favore delle Associazioni beneficiarie, come riportato nell’elenco allegato al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale (…). Dell’allegato parte integrante nemmeno l’ombra.
Tutto ad un tratto oggi, 09 maggio, è stato pubblicato l’allegato e si scopre anche che non è stato fatto, in ossequio alla legge sulla trasparenza, bensì soltanto perché più di un consigliere di minoranza aveva avanzato richiesta scritta affinché gli fosse fornito il documento con i nomi delle associazioni assegnatarie.
Ci sarebbe da chiedere al responsabile della trasparenza, che è poi il Segretario Generale nonché Dirigente dei Servizi alla Persona e Dirigente ai Lavori Pubblici, come venga effettuato, e se viene effettuato, il controllo sul rispetto della normativa sulla trasparenza e legalità degli atti amministrativi. Abbiamo avuto più di un’occasione di segnalare “disattenzioni” che però continuano. Forse sarebbe il caso di rinunciare a qualche incarico dirigenziale, peraltro sempre al centro di continue diatribe giurisprudenziali sull’esistenza o meno di un conflitto di interesse tra i due ruoli. Certo ci sarebbe da rinunciare ad un gruzzolo di euro ma almeno avrà più tempo libero per svolgere al meglio le funzioni proprie del ruolo di Segretaria.